L’ultimo delirio di Saviano contro il centrodestra: “Dio, Patria e Famiglia è un crimine”

1 Set 2022 8:28 - di Luisa Perri
Saviano

L’ultimo delirio di Roberto Saviano circola in Rete da poche ore ma ha già raccolto migliaia di commenti indignati. Nella sua furia contro il centrodestra, l’autore di Gomorra ha pubblicato un meme: l’ennesimo contro Salvini, Meloni e Berlusconi. Stavolta li ha associati rispettivamente a Dio, Patria e Famiglia: definendo quei valori “un crimine”.

A commento il seguente “ragionamento”. «Dio, patria e famiglia – si legge nel tweet delirante di Saviano – durante il regime fascista, era uno slogan scritto ovunque, all’entrata degli uffici, sulle pareti dei paesi, stampato nel libro scolastico accanto alla frase ‘libro e moschetto fascista perfetto’. Benché espressione in uso prima del fascismo, divenne per Mussolini sintesi della visione fascista. Esattamente come il “Gott mit uns” (Dio è con noi) scritto sulle fibbie delle truppe naziste».  Da qui lo scombiccherato sillogismo di Saviano: “Dio, Patria e Famiglia non è un ideale, è un crimine!”.

il tweet di Saviano

Saviano stavolta ha copiato la Cirinnà

“Saviano, de facto, ha definito criminali i leader e gli elettori di centrodestra. La disperazione deve essere tanta, fortunatamente ha detto starà lontano dall’Italia dopo il 25”, commenta sui Social il deputato leghista Alex Bazzarro. Consiglia invece di non replicare al giornalista napoletano, l’ex deputato del Pdl, Daniele Capezzone: “Siete sicuri di voler partecipare (da destra, criticando, ma comunque facendo “traffico”) all’ennesima operazione di self promotion da parte di un Saviano sempre più spompato e prevedibile?”.

A Saviano, risponde anche Alberto Ciapparoni di Rtl, che osserva su Twitter: “Lo scandalo non sono i valori di Beatrice Venezi (Dio, patria, famiglia), ma il fatto di ritenerli fascisti. Qualsiasi forza conservatrice europea ha come riferimenti l’elemento spirituale, la Nazione, il nucleo familiare. L’interpretazione deve essere moderna ma è un trio eterno”.

In realtà, come nota più di qualcuno, Saviano non ha fatto altro che copiare, attività nella quale eccelle, un vecchio vomitevole slogan di Monica Cirinnà. Uno dall’attico di New York, l’altra dalla sua tenuta di Capalbio: maestri del pensiero debole (e sempre più delirante) della sinistra italiana.

 

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