Meloni esclude il governo dell’inciucio. «Non salverebbe l’Italia ma la poltrona di qualcuno»
“Un governo di salvezza nazionale con tutti dentro, se non ci dovesse essere una maggioranza? E’ uno scenario che non si realizzerà”. Sgombera il campo dagli equivoci, che qualcuno vorrebbe alimentare, il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a Radio 24. In una lunga intervista, la Meloni dice parole chiare e definitive: “Non ci ho pensato perché sono convinta che avremo una maggioranza. Quelli che chiedono che Fratelli d’Italia apra a un governo di unità nazionale sono attuali ministri del governo Draghi, e quello che vogliono è un governo di salvezza loro, non di salvezza nazionale. La salvezza nazionale è un governo stabile, politico, che duri 5 anni”.
Meloni e il voto sul ddl Aiuti per “aiutare l’Italia”
“Non è un aiuto al governo è un aiuto all’Italia. Per una forza di opposizione seria, quando ci sono misure necessarie, è normale votarle”, aggiunge il presidente di Fratelli d’Italia, a proposito di comportamenti coerenti e non “inciucisti”. “E’ anche la ragione per cui abbiamo detto che domani saremo in aula. Io sarò in Aula, non farò comizio a Bologna, perché la presenza è necessaria per approvare un provvedimento che è già vecchio, ma necessario. Vecchio nel senso che il tema ora è un ulteriore stanziamento per far fronte alle bollette che sono diventate insostenibili, e riguarda l’extragettito dello stato, perché lo stato ci sta guadagnando. Chiediamo che almeno lo stato non ci guadagni, e che si usani quelle risorse per aiutare i cittadini”.
Le parole di Sanna Marin “le più normali del mondo”
“La considero la dichiarazione più normale del mondo”, è invece il commento della Meloni sulla premier finlandese Sanna Marin, per la quale “gli italiani hanno diritto di scegliere”. “Non mi pare che quando ci sono le elezioni negli altri paesi, ci mettiamo a sindacare su quello che fanno gli altri. Accade solo da noi – prosegue Meloni – si ritiene che gli italiani debbano essere tenuti sotto tutela. Il tutto imbeccato dalla sinistra, che è disperata e sta chiamando in giro per il mondo aiuti. Tutti capiscono che siamo una democrazia come le altre, e abbiamo diritto ad eleggere chi ci pare”.
I diritti del mondo Lgbt e le adozioni
“Nel confronto con Letta ho ribadito mia posizione sulle adozioni: siccome ci sono molto più coppie rispetto ai bambini adottabili, è giusto che lo stato preveda paletti alti”. Sui diritti individuali del mondo Lgbt la Meloni ribadisce i suoi paletti, tornando sul tema delle adozioni da parte di coppie gay e da single. “I bambini devono avere il meglio, lo Stato chiede una coppia, formata da madre e padre, che non significa che se cresci in una famiglia monogenitoriale c’è qualcosa di male. Io sono cresciuta in una coppia monogenitoriale – aggiunge Meloni – mi è mancato un padre? Sì. Se lo stato può garantire una coppia stabile, anche economicamente parlando, con una età adeguata, non perché sia anzianofobo o omofobo, ma perché si occupa di cercare di dare il meglio, allora è giusto così. Ci sono casi eccezionali, ma credo che l’attuale legge italiana sia una buona legge”, conclude Meloni.
Gruppi di pressione? “Sì, esistono, e non sono composti solo da omosessuali, ma anche da eterosessuali. Non ci vedo nessuna discriminazione nel dire questo”. “Conosco – aggiunge – omosessuali che la pensano come me, non c’è niente di omofobo in questo. Vedo tantissimi eterosessuali che sostengono posizioni che, se non le condividi, vieni considerato un mostro”.