“Meloni pescivendola”: le vergognose offese di Friedman in tv, nel silenzio della conduttrice… (video)
Alan Friedman, tanto per rinverdire la memoria, è quel giornalista americano che parla come Ollio e che era già passato agli onori delle cronache (si fa per dire) per aver definito Melania, la first lady di Trump, all’epoca presidente degli Usa, una “escort”, battuta volgare che gli valse un periodo di “astensione” dalla tv pubblica. Quel tono maschilista e becero è stato rispolverato ieri, ospite della sua amica conduttrice Mirta Merlino, su La 7, contro Giorgia Meloni, definita “pescivendola” senza che questo scatenasse una benché minima reazione indignata da parte della giornalista, magari anche solo per spirito di solidarietà femminile. Nulla, solo sorrisini, silenzi e adesso la pubblicità…
Friedman e quei toni beceri e maschilisti contro la Meloni
“Io ero in California quando Conte, Salvini e Berlusconi hanno buttato giù Draghi e i commenti degli americani erano interessanti. Hanno detto che Salvini, alleato con questo dittatore sanitario che è Putin, non può essere credibile finché non cancella il suo rapporto formale con questo fascista russo”, ha detto Alan Friedman, parlando – udite udite – a nome degli americani… manco fosse Biden.
“:a cosa che ha scioccato a Washington è che possa diventare presidente del Consiglio la politica più ammiratrice di Vladimir Putin, descritto nel suo libro come il modello dell’identità cristiana e che ama Trump e Bannon. Questo lascia molte perplessità anche in Europa”. Poi le offese a Giorgia Meloni, ma anche a Guido Crosetto: “Lei cerca di riposizionarsi come moderata è un esercizio furbo. Io credo che sia molto intelligente. Mentre urla come una pescivendola a Vox e contro i migranti e Lgbt, fa la faccia gentile per rassicurare l’Europa, l’America e la Nato. Ma se essere atlantista è essere trumpista, meglio di no. Lei se arriva a palazzo Chigi con il suo amico mercante d’armi Guido Crosetto, faranno scelte atlantiste e poi piano piano diranno ‘non ci piace questa Europa, gli immigrati non li vogliamo…'”.