Nuova bordata di Calenda a Letta: “Ma con chi cavolo vuole governare? Con Mago Zurlì?”
A dieci giorni dal voto Carlo Calenda continua a vestire i panni del Pierino della politica italiana. Dopo l’abbraccio con Renzi (“Siamo due piccioncini, quando c’è l’amore c’è tutto”, dice il leader di Italia viva a La7) nel mirino del leader di Azione c’è sempre Enrico Letta. Lasciato a mani nude dopo l’alleanza durata lo spazio di una notte. Non passa giorno che ‘Carlo III” non ironizzi sul povero Enrico. Sbertucciato quotidianamente sui social.
Calenda: con chi vuole governare Letta? Con Mago Zurlì?
“Dice che non vuole governare con i 5S, non vuole fare larghe coalizioni, non vuole neppure governare con Bonelli e Fratoianni. Ma allora con chi cavolo lo vuole fare il governo con il Mago Zurlì?!”. Calenda torna a ironizzare sullo splendido isolamento del leader dem che ieri ha fatto infuriare Bonelli. Dopo aver detto nel faccia a faccia con Giorgia Meloni che i verdi e la sinistra possono scordarsi di andare al governo con il Pd. Ironia a gogo del ‘bambino viziato’ Calenda.
Il leader dem nel mirino del terzo polo
Tra i due non corre buon sangue. E non si contano i dispetti e gli attacchi reciproci. Letta gli ha dato tranquillamente del ‘pazzo’ e del ‘patetico’ per aver organizzato un contro-dibattito sul web a sabotare il macht a due con la leader di FdI. “Calenda e Renzi si sono messi a fare gli esposti all’Agcom per bloccare il dibattito”, ha detto infuriato con i parenti-serpenti del terzo polo. Qualche giorno prima in un comizio a Livorno aveva definito una “una sonora minchiata” l’ipotesi di una grande coalizione di governo dopo il 25 settembre. “Chi vince governa. O noi o la destra”.
“Enrico, ritrova calma e autorevolezza”
Calenda non ha gradito. “Enrico, nervosismo e maleducazione non sono da te. Lunedì ho colmato una lacuna. Nei paesi seri i confronti si fanno tra tutti i leader. Chi si sottrae al confronto non è un leader. Quando vuoi sono qui per confrontarmi sui fatti. Ritrova la calma e l’autorevolezza”. Oggi arriva un nuovo motteggio. Ed entra in pista Mago Zurlì. Per non smentire la sua verve strabordante sui social l’ex candidato sindaco di Roma aveva già bocciato il pullman elettrico di Letta. Prima ancora che restasse in panne a Torino. “Ammazza che brutto! Ps Secondo me ti hanno già rubato i cerchioni. Io non sono stato”, ha commentato sui social postando la foto dell’eco bus.