Oggi i solenni funerali della regina Elisabetta. Le tappe della cerimonia. I problemi di protocollo
Il re Carlo III e la regina consorte Camilla hanno accolto ieri sera a Buckhingham Palace capi di Stato, premier e reali da tutto il mondo per il ricevimento alla vigilia dei funerali di Elisabetta II. Presenti nelle sale di rappresentanza circa 500 ospiti.
Il principe e la principessa di Galles e altri membri della famiglia reale, tra cui il conte e la contessa di Wessex, la principessa reale e vice ammiraglio Sir Tim Laurence, e il duca e la duchessa di Gloucester, si sono uniti a Carlo e Camilla per accogliere gli ospiti. Al ricevimento ha preso parte anche il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura.
Questo il programma dell’intensa giornata. Alle 6.30 è stata chiusa la camera ardente della sovrana defunta a Westminster Hall. Alle 8 il rintocco del Big Ben ha scandito l’inizio, per tutta la Gran Bretagna, di un minuto di silenzio.
Così proseguirà la cerimonia: alle 10.44 il feretro di Elisabetta II lascia Westminster Hall e viene trasportato nel breve tragitto verso l’abbazia di Westminster, dove si svolgerà il funerale. Alle 11 inizia il funerale solenne. terminato il funerale, il feretro viene condotto all’arco di Wellington lungo un percorso di 2,4 km. La bara viene poi trasferita su un carro funebre, che la porterà fuori Londra al castello di Windsor.
Alle 15 il carro funebre arriverà al castello di Windsor e sarà portato in processione alla cappella di St. George. Nella cappella si svolgerà un servizio religioso di commiato alla presenza di 800 persone. Alle 19,30 la regina Elisabetta sarà sepolta accanto al marito Filippo nella King George VI Memorial Chapel durante una cerimonia privata per la famiglia reale.
L’arrivo di numerosi capi di Stato ha creato un problema di protocollo, come riferito dal Corriere. “Innanzitutto la diplomazia britannica – riferisce il quotidiano – ha dovuto convincere i dignitari stranieri ad arrivare in autobus, stamattina, all’abbazia di Westminster: ma si è dovuto fare un’eccezione per Biden, così come per il presidente francese Macron, che non vuole mai sentirsi secondo a nessuno, e per ragioni di sicurezza anche per il presidente israeliano. Incredibilmente, non si è lamentato l’imperatore del Giappone”. Tutti in pullman dunque, anche l’imperatore. Ma non il presidente Usa e quello francese.