Palazzo Chigi smentisce “Repubblica”: nessun patto Draghi-Meloni su Ucraina e conti pubblici

28 Set 2022 15:24 - di Michele Pezza
Repubblica

Tutto falso, tutto inventato. Tanto da costringere Palazzo Chigi alla più netta delle smentite.  farne le spese l’articolo di Repubblica dal titolo “Kiev e conti pubblici, contatti di Draghi con l’UeMeloni starà ai patti“. Una ricostruzione che descrive un Mario Draghi nelle vesti di Lord Protettore (copyright di Rino Formica) di una Giorgia Meloni sotto tutela su almeno tre fronti: Ucraina, Nato e conti pubblici. Nel dettaglio, continuità nel sostegno a Kiev nell’invio di armi e nell’applicazione delle sanzioni alla Russia; atlantismo senza “se” e senza “ma” e, infine, no allo scostamento di bilancio.

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In pratica Repubblica ha scoperto che l’acqua bolle a cento gradi. Non v’è infatti chi non ricordi che tutti e tre i punti sui quali Draghi avrebbe dato garanzie alla Ue sono stati più di una volta ribaditi tal quali dalla Meloni in campagna elettorale. Circostanza ammessa dallo stesso quotidiano, che infatti due righe sotto attribuisce la presunta diffidenza dei nostri partner verso il prossimo governo di centrodestra alla presenza di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Un pasticcio.

Ordinario passaggio di consegne

Ma torniamo alla smentita diffusa da Palazzo Chigi. «Il presidente del Consiglio – vi si legge – non ha stretto alcun patto né ha preso alcun impegno a garantire alcunché. Il presidente del Consiglio mantiene regolari contatti con gli interlocutori internazionali per discutere dei principali dossier in agenda e resta impegnato a permettere una transizione ordinata, nell’ambito dei corretti rapporti istituzionali».

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Come a ribadire che tutto scorre negli ordinari binari di un normalissimo passaggio di consegne tra vecchio e nuovo governo. Con buona pace di Repubblica, che ha spostato il suo fuoco polemico dal fascismo all’Europa. Nel mirino restano sempre la Meloni e Fratelli d’Italia, non più rappresentati come il “pericolo nero bensì come una sorta di virus con cui spaventare la Ue. Ovviamente, non esisteva il primo e non esiste il secondo. E la smentita di Draghi lo conferma.

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