Palermo, collettivi senza ritegno: oltraggio al generale Dalla Chiesa per attaccare la figlia Rita
Un oltraggio alla memoria del generale Dalla Chiesa per insultare la figlia Rita, candidata alle politiche con Forza Italia. È l’ultima bassezza di questa campagna elettorale avvelenata, registrata stavolta a Palermo. Sui muri della città sono comparsi manifesti con la foto del generale ucciso dalla mafia quarant’anni fa, accompagnata dalla frase «Scusate, me figghia è na niagghia», ovvero «Scusate, mia figlia è inutile». A quanto emerso, si tratta dell'”opera” del collettivo Offline corporation, definito “artistico”.
Varchi: «Non lasciano in pace neanche i morti»
«Non lasciano in pace neppure i morti. Questi manifesti dei collettivi, affissi a Palermo, sono oltraggiosi e vergognosi oltre che ingiuriosi nei confronti di un uomo di Stato ucciso dalla mafia. La mia solidarietà alla figlia Rita Dalla Chiesa», ha commentato su Twitter il vicesindaco di Palermo e parlamentare di FdI, Carolina Varchi. «Giù le mani da Carlo Alberto dalla Chiesa e da sua figlia Rita», ha scritto la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli, parlando a sua volta di «oltraggio al generale “eroe” che ha sacrificato la sua intera vita per combattere la mafia, ai figli che hanno sopportato il peso doloroso di tale responsabilità e della perdita del padre».
Ronzulli: «La lotta della sinistra si macchia sempre dell’infamia»
«Questa campagna d’odio ha superato il limite del consentito e dell’umanamente accettabile: la lotta della sinistra si macchia sempre dell’infamia», ha quindi aggiunto l’esponente azzurra. Numerosissimi poi i messaggi di sostegno e solidarietà a Rita Dalla Chiesa: pur avendo scatenato qualche odiatore pronto ad applaudire, infatti, l’azione del collettivo Offline ha suscitato soprattutto un modo di indignazione per la modalità particolarmente odiosa di attaccare la giornalista, che a causa della sua candidatura ha anche visto cancellare la fiction sul padre che sarebbe dovuta andare in onda sulla Rai.
La solidarietà social a Rita Dalla Chiesa
«Solo tanta solidarietà, non c’è speranza per certa gente», ha scritto Claudio. «Un abbraccio, signora Rita, sono senza parole», è stato il messaggio di Alberto. «Lascia perdere questi deficienti», è stata l’esortazione di Totuccio e Matteo ha parlato di «miserabili da due soldi». Per Beatrice «dovrebbero essere puniti per vilipendio», mentre Rosangela si è limitata a un laconico «che vergogna».