Paura della Meloni? La Balivo asfalta il partito delle cantanti anti-Giorgia: “Sono delle gran parac…”
Prima Giorgia, poi il diluvio: la cantilena sulla Meloni che fa “paura” aveva contagiato tutte le artiste di sinistra che – anche a causa del mutuo, al termine di carriere secolari – sentivano spirare e si accodavano al venticello della scomunica nel carrozzone della sinistra che in Italia monopolizza lo show business, dalla tv al cinema, al teatro e alla musica. Nel dubbio, parlare male di una donna di destra, come Giorgia Meloni, può essere utile, magari noioso, ma utile a chi si proclama artista “libera”. Ed ecco che erano arrivate le terribile denunce politiche di Elodie, Loredana Bertè, Ornella Muti, Vanessa Incontrada e chi più ne ha più ne metta.
Poi, all’improvviso, una donna di spettacolo, Caterina Balivo, osa rompere il fronte, a suo rischio e pericolo, e prova a spiegare, con ironia, il fenomeno delle “indignate” anti-Giorgio. “È da parac… dire quello che ti spaventa. Perché non dici quello che ti interessa? Perché non dici per chi voti e perché? Preferirei che se ti esponi mi dici chi voti e non chi non voti”, si chiede a TvBlog, che si prepara ad andare in onda su La 7.
La Balivo non parlerà in favore della Meloni, però…
Farà anche lei politica? “No, non lo farò, non ritengo sia il momento giusto di farlo. Ho lavorato per tanto tempo in Rai e lì la richiesta di non esporsi politicamente è esplicita: non si usa il mezzo pubblico per esporre una tua idea. Giusto. A meno che non si faccia l’opinionista“, prosegue Caterina Balivo, a breve sul piccolo schermo con il suo nuovo programma Lingo, non si esibirà in endorsement politici: “Se potete, andate a votare. Anche se non capisco perché non si possa votare nella città in cui si è domiciliati sarebbe un vantaggio economico, ma anche in termini di ecosostenibilità, un tema che mi è molto caro da sempre o da casa. Sai quanti soldi risparmieremmo? Alcune cose in questo Paese non mi tornano. E su questo nessuno può mettermi il bavaglio“.