Prodi, il servo encomio di Letta: «Leggenda vivente, ha battuto il Cav due volte»
«Chi si contenta, gode», dice il proverbio. E di certo Enrico Letta di godimento deve provarne parecchio se dice, come ha detto, che «Prodi è la nostra leggenda vivente». Con tutti il rispetto dovuto al Professore bolognese, il termine “leggenda” riferito a lui a noi pare un tantinello esagerato. E di certo anche a lui, di cui si potrà dir tutto tranne che ama vestire le penne del pavone. Tanto più che la motivazione addotta da Letta a base del suo servo encomio («ha battuto due volte Berlusconi») ci sembra piuttosto stiracchiata. Anzi, l’interrogativo s’impone: fu vera gloria?
Nel ’96 Prodi vinse grazie a Bossi
Nel 1996 e nel 2006 Prodi vinse nella sfida diretta contro Berlusconi, ma è anche vero che la storia bisogna raccontarla giusta, proprio per evitare che le sue distorsioni generino false leggende. Nel ’96 Prodi vinse essenzialmente per due motivi. Il primo: la Lega correva da sola contro «Roma Polo» e «Roma Ulivo», secondo la definizione che Umberto Bossi diede rispettivamente del centrodestra e del centrosinistra. In più – ed è il secondo motivo – arrivarono anche le liste di Pino Rauti rosicchiare in alcuni collegi voti decisivi all’affermazione di molti candidati, soprattutto di An. Insomma, per Prodi non fu una passeggiata ma neppure l’equivalente della battaglia della Somme. Più che a vincere lui, fu il centrodestra – diviso e disturbato – a perdere.
Nel 2006 il centrodestra mancò di un soffio la remuntada
Altra storia quelli di dieci anni dopo, per certi versi ancora avvolta in una nube di mistero. Fatto sta che mancò poco, anzi pochissimo, a che l’annunciata marcia trionfale dell’ex-presidente dell’Iri si trasformasse in una rovinosa Caporetto. Alla fine prevalse per 24mila voti (tre a Comune) dopo una spettacolare remuntada del centrodestra interrottasi magicamente nei seggi del territorio compreso tra Napoli e Caserta. Una vicenda che a parti invertite avrebbe provocato chissà quali sconquassi e avviato chissà quante inchieste giudiziarie. Invece vinse Prodi e noi ne parliamo solo come di una rimonta incompiuta. L’avesse portata a temine, quello sì, sarebbe stato un centrodestra da leggenda.