Rampelli: “Il centrodestra candida più donne del centrosinistra. E poi i maschilisti saremmo noi?”

20 Set 2022 19:41 - di Redazione

Donne in politica? Il centrodestra batte gli avversari superando il centrosinistra nel numero di candidature femminili. “Secondo Openpolis, l’istituto di ricerca specializzato nelle politiche pubbliche, il centrodestra ha candidato più donne di quante ne abbia candidate il centrosinistra. I fatti smentiscono ancora una volta Enrico Letta. Il patriarcato nasce, cresce e pasce nel Pd”. Così Fabio Rampelli sui social commentando i dati pubblicati oggi dall’istituto di ricerca  sulle disparità di genere nelle candidature alle  politiche del 2022.

Rampelli: il centrodestra schiera più donne. Chi sono i maschilisti?

Numeri non slogan dall’acre sapore femminista. Che smontano i pregiudizi ideologici della narrazione della sinistra, che continua a dipingere la destra come maschilista e retrograda. O che, come sostiene Natalia Aspesi, accusa Giorgia Meloni di pensare al maschile. Secondo il report di Openpolis, invece, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia mostrano un vantaggio di 11 candidature femminili in più rispetto al centrosinistra: 459 a 448. Considerando i poli che presentano più candidature, il centrodestra è quello in cui concorrono più donne. Seguono il centrosinistra, Unione popolare (205), Azione–Italia viva (183), Movimento 5 stelle (183) e Italexit (157).

Il centrosinistra è al secondo posto per candidature rosa

Alle prossime politiche le donne rappresentano poco più di 4 candidati su 10. Rispetto alla legislatura appena conclusa il peso rosa nelle due Camere è decisamente aumentato. Segnando la percentuale più alta della storia repubblicana. Delle 4.746 persone candidate, 2.104 sono donne e 2.642 uomini. Come previsto dalla legge, nessun genere risulta rappresentato oltre il 60%.

Cosa dice la Costituzione sulla parità di genere

L’accesso alle cariche elettive per entrambi i sessi è garantito dall’articolo 51 della costituzione italiana ma per incentivare la presenza femminile ci sono stati degli interventi legislativi a livello di sistema elettorale. Nell’articolo 18 bis della legge elettorale della Camera sono presenti delle garanzie per tutelare la parità di genere, che si trovano pure in quella del Senato. I candidati del collegio plurinominale devono essere presentati all’interno della lista in ordine alternato per sesso. Inoltre, nei collegi uninominali e nella sezione dei capilista nelle liste plurinominali, la rappresentanza di un genere non può superare il 60%.

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