Sanità, Righini (Fdi) sferza Zingaretti: «Concorsi e assunzioni elettorali tardive non bastano»
Gli amministratori locali dem – nella fattispecie il presidente di Regione Nicola Zingaretti e l’assessore Alessio D’Amato – nel mirino del consigliere regionale del Lazio di Fdi, Giancarlo Righini. Il quale, rivolgendosi a loro in un comunicato in cui denuncia le precarie condizioni in cui versano le strutture ospedaliere nell’area dei Castelli romani, sottolinea come deficit in organico. Carenza di strutture. Urgenza di un aggiornamento tecnologico e altre carenze organizzative, non siano problematiche dell’ultim’ora. Bensì criticità in agenda da tempo. Difficoltà diventate crisi endemica, rispetto alle quali, rimarca tra le righe il consigliere di Fdi, correre ai ripari in campagna elettorale, non solo è tardivo. Ma rischia anche di risolversi in soluzioni e risposte tardive inefficaci.
Sanità, Righini (Fdi) suona la sveglia a Zingaretti e D’Amato
Dunque, nella sua denuncia circostanziata, che affida a un comunicato, il consigliere regionale del Lazio di Fdi Righini, non manca di sottolineare mancanze pregresse e il rischio di un flop dei rimedi tardivi, allestiti ad hoc in periodo pre-elettorale. Un rilievo politico che l’esponente di Fratelli d’Italia declina allo stato dell’arte della sanità nella zona dei Castelli in particolare. Così, nella sua disamina spiega: «Solo ora in tempi di campagna elettorale e a pochi mesi dalle elezioni regionali, D’Amato e Zingaretti si ricordano che l’organico sanitario della Asl Rm 6 è insufficiente. Dopo aver chiuso o smantellato reparti in tutti i nosocomi della zona. E dopo aver lasciato le strutture sanitarie carenti o del tutto prive di strumentazioni fondamentali. Senza operare nessun rinnovamento tecnologico, solo adesso fanno i concorsi».
Sanità, Righini: «Concorsi e assunzioni elettorali tardive non bastano»
«Da anni – prosegue l’esponente di Fdi – segnalo all’assessore alla Sanità le richieste di addetti ai lavori. Amministrazioni locali. Comitati di residenti. Associazioni di malati, che evidenziano l’insufficienza di personale medico ed infermieristico in tutta l’area dei Castelli. Ma – prosegue Righini – come accaduto all’ultimo concorso per medici di Pronto Soccorso, che ha registrato pochissime domande presentate, e tante rinunce tra i vincitori, anche questi nuovi bandi rischiano di rivelarsi un flop. Per attrarre personale sanitario e per garantire la più ampia e qualitativa copertura di servizi ai pazienti nel territorio castellano, bisogna rilanciare le strutture di Velletri. Di Marino. Frascati e Genzano. Strutture depotenziate a scapito dell’ospedale cosiddetto dei Castelli, che essendo ubicato ad Ariccia, è decentrato. E di fatto più accessibile dall’utenza dell’area nettunese».