
Schiaffi alla moglie: si dimette il numero due del partito di Mélenchon. Un altro mito della sinistra in pezzi
Il numero due del partito della sinistra radicale francese La France Insoumise si è dimesso dall’incarico dopo l’accusa di aggressione alla moglie, dalla quale sta divorziando. “Mi dimetto da coordinatore di La France Insoumise (Lfi) per proteggere il movimento, i militanti e quanti contano su di me”, ha detto su Twitter Adrien Quatennens. Il deputato ha ammesso di aver dato “uno schiaffo” alla moglie.
Deputato dal 2017, il 32enne Quatennens è una delle figure di spicco di Lfi, tanto che il suo nome era citato come possibile successore del leader Jean Luc Mélenchon, ricorda oggi Le Monde. E’ stato il quotidiano satirico Le Canard Enchainé a rivelare martedì che la moglie del deputato aveva presentato una segnalazione alla polizia contro il marito.
Mélenchon ha ribadito su Twitter la sua “fiducia” a Quatennens lamentando “la malevolenza della polizia e il voyeurismo mediatico” e salutando la “dignità e il coraggio del suo collaboratore”. Il partito ha dal canto suo “salutato” la rinuncia di Quatennens al suo incarico, ribadendo “l’impegno contro la violenza alle donne”.
Un altro mito della sinistra italiana va in pezzi. Da ricordare infatti che Mélenchon era stato messo su un piedistallo dal fronte progressista ed ha anche partecipato alla campagna elettorale italiana con un comizio al Quadraro su invito di Unione popolare. Lì ha tenuto un comizio e si è messo in posa con Luigi De Magistris tra bandiere con falce e martello e slogan sulla resistenza. Oggi il leader della sinistra radicale francese scende dal piedistallo dei migliori e i suoi fan devono prendere consapevolezza che il maschilismo più becero alberga anche a sinistra…