Sepoltura dei feti, la sinistra delira con Boldrini e Cirinnà. Fdi: attacchi elettorali. La 194 non c’entra
Sepoltura dei feti, anche senza il consenso dei genitori: la proposta di FdI, già avanzata la scorsa legislatura con un testo depositato al Senato a prima firma Isabella Rauti, torna oggi alla ribalta e scatena il delirio delle donne di sinistra. Una canizza sollevata ad arte che gli stessi firmatari della proposta di legge si spiegano solo nell’ottica di virulenti «attacchi elettorali». Sempre più tipica di una sinistra ridotta al lumicino… Sproloqui tendenziosi e richiami demagogici declinati ad accuse e recriminazioni che, evocando la 194 – di cui FdI chiede semplicemente l’applicazione integrale, quindi anche della parte inerente le misure sulla prevenzione dell’aborto – provano a fomentare gli animi. E a urlare allo scandalo…
Sepoltura feti, Fdi: «Da sinistra solo attacchi elettorali»
Un caos infondato che i senatori di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, Luca De Carlo e Lucio Malan respingono decisamente al mittente. Replicando: «Risultano incomprensibili le ragioni dei pesanti attacchi di vari esponenti della sinistra al disegno di legge che estende le disposizioni per collocare in modo dignitoso e anonimo i feti abortiti». E ancora: «La libertà di scelta della donna non viene in alcun modo limitata. Coerentemente con il programma di Fratelli d’Italia che prevede la piena attuazione della legge 194 del 1978 sull’interruzione di gravidanza e non la sua abolizione, come alcuni avversari falsamente affermano».
Non c’entra con la 194… La canizza delle donne dem sollevata ad arte
«Anzi – proseguono nel merito i senatori di Fratelli d’Italia – ci sarà una migliore tutela. Oggi, tranne nei casi già regolati dalla legge, la donna, e con lei il padre del concepito, non può sapere che cosa avviene del feto. Sia che lo voglia, sia che non lo richieda. Con il disegno di legge in linea generale lo potrà sapere. E nella piena garanzia del rispetto all’anonimato o a usi impropri di quei resti». «Peraltro – aggiungono gli esponenti di Fdi – già oggi l’articolo 50 del regolamento di polizia mortuaria approvato nel 1990 prevede che nei cimiteri “devono essere ricevuti quando non venga richiesta altra destinazione i nati morti ed i prodotti del concepimento“. Come precisato in altro articolo».
«La sinistra vuole trasformare il diritto in obbligo»
«In realtà, qualcuno sembra spaventato dall’idea che una donna, dopo aver considerato la possibilità di abortire, per qualsiasi motivo decida invece di portare a termine la gravidanza. Ma questo – continuano Rauti, De Carlo e Malan – è chiaramente contemplato dalla legge 194, di cui dicono sempre “non si tocca”. A cominciare dall’articolo 1, che parla di “tutela della vita umana dal suo inizio”. E specifica che “l’interruzione della gravidanza non è mezzo per il controllo delle nascite”. E dall’articolo 2 che assegna ai consultori anche il compito di aiutare la donna “a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza”. Come anche in altre circostanze, sembra che anche qui la sinistra voglia trasformare il diritto in obbligo».
Sepoltura dei feti, gli sproloqui di Boldrini, Cirinnà e D’Elia
Insomma, una canizza, quella della sinistra, che gli argomenti dei tre senatori di Fdi dimostrano – con dati, documenti e testo stessa della legge per cui tanto si sono scaldate Cirinnà, Boldrini, D’Elia e compagne – essere sollevata ad arte e a scopi propagandistici. Altrimenti come altro spiegarsi la furia della dem, Chiara Gribaudo, che ha tuonato: «Una proposta oscurantista e contro le donne». O la levata di scudi della Boldrini che – tra complottismo e farneticazione – sulla stessa linea di Cecilia D’elia ha parlato di «un modo per criminalizzare le donne che si trovano a dover compiere la scelta di interrompere una gravidanza indesiderata?». Come giustificare il delirio della Cirinnà che ha accusato Fdi di «ledere la dignità delle donne che scelgono di interrompere la gravidanza»?
«Se vi sembra normale che una vita venga smaltita come un rifiuto speciale»…
Insomma, pur di attaccare, insultare e colpevolizzare l’avversario con accuse gratuite. Tanto per buttare fumo negli occhi, la sinistra in rosa l’ha buttata sullo slogan e sulla caccia alla streghe. Eppure, già in mattinata, proprio il senatore Fdi, Luca De Carlo, cofirmatario del testo Rauti, aveva provato a spiegare: «La proposta, Disposizioni in materia di sepoltura dei bambini non nati, non è mai stata incardinata in commissione: evidentemente alla maggioranza non interessava». Annunciando contestualmente che la proposta verrà rilanciata. E aggiungendo in calce un interrogativo dirimente: «Se vi sembra normale che una vita venga smaltita come un rifiuto speciale va bene. A me no. Io credo – aveva poi proseguito il senatore FdI – che sia vita pure sotto le 28 settimane». Chiosando quindi: «Una donna che decide per “x” motivi, forzata, di interrompere la gravidanza, avrà il diritto di poterlo farlo. E il feto avrà il diritto di essere seppellito».