
Sicurezza nei comizi: dopo la sferzata della Meloni, finalmente la Lamorgese batte un colpo
Al sesto incidente di fila durante uno dei suoi comizi in diverse città d’Italia, Giorgia Meloni ha chiamato in causa la gestione dell’ordine pubblico durante le iniziative elettorali di Fratelli d’Italia, telefonando direttamente alla Lamorgese. E finalmente ieri la titolare del Viminale ha mandato un segnale. Tardivo al limite del fuori tempo massimo. Quando mancano ormai una spicciolata di giorni alla chiusura di una campagna elettorale che attivisti ed esponenti politici della sinistra hanno infiammato con insulti e accuse rimbalzate dai media e degenerate in piazza. Dopo la vile aggressione al banchetto di Fratelli d’Italia a Bologna, e le irruzioni di provocatori agli ultimi comizi della Meloni a Matera e a Caserta, il ministro batte un colpo…
Dopo disordini e proteste, finalmente la Lamorgese invia la nuova circolare sulla sicurezza ai comizi
Meglio tardi che mai… Così, dopo denunce e appelli – e le telefonate, sia di Giorgia Meloni che di Matteo Renzi – che l’hanno incalzata e richiamata alle proprie responsabilità, come riferisce il Corriere della sera in queste ore, la Lamorgese «ha emanato ieri una nuova circolare pre elettorale. Per sensibilizzare i prefetti ad adottare tutte le misure necessarie perché la tornata alle urne di domenica e i giorni che la precedono, con i comizi finali, non si svolgano in un clima di tensione. Come è avvenuto nelle ultime ore. E vengano adottati provvedimenti per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica». Oltre che per mettere a punto con le Questure i piani di intervento per il fine settimana alle urne.
Provocatori agli ultimi comizi e aggressione al banchetto Fdi di Bologna: Lamorgese nel mirino
Come noto, appena domenica scorsa, all’ennesima provocazione ricevuta, Giorgia Meloni ha spiegato in un video social le criticità riscontrate sul campo. E ha richiamato all’ordine il Viminale e il ministro Lamorgese sulla manchevole gestione della campagna elettorale. Una gestione che visto la leader di FdI in piazze dove si è consentito l’ingresso a provocatori che hanno insultato e cercato la rissa. «È la sesta manifestazione di fila in cui l’ordine pubblico fa entrare contestatori», ha denunciato la leader di Fdi in quel video. Aggiungendo tra le righe: «Un giorno dovrei capire perché nelle nostre manifestazioni c’è sempre un gruppo di contestatori che viene fatto entrare in piazza nella speranza che ci sia qualche problema»…
«Vorrei fare una campagna elettorale normale come è consentito di farla agli altri»…
Quindi, chiamando in causa direttamente il ministro, la Meloni ha incalzato, ipotizzando: «Però voglio capire dal ministro Lamorgese, da chi gestisce l’ordine pubblico, se qui si sta cercando l’incidente per poi dire che noi siamo inaffidabili. Per poi scaricarlo su di noi e farci un po’ di campagna elettorale». Un “dubbio più che legittimo se si considera che – come ricorda sempre Giorgia Meloni – «era successo a Trento, a Genova, a Cagliari, a Milano. Ed è successo a Matera. E dopo Matera, chiamo il ministro Lamorgese. E il risultato qual è? Che a Caserta succede la stessa cosa. Qualcuno mi può rispondere? Perché vorrei fare una campagna elettorale normale come è consentito di farla agli altri»…