Soldi dal Venezuela a Casaleggio, il figlio Davide accusa Conte: “Sapeva del dossier con le false accuse”

16 Set 2022 11:51 - di Marta Lina

Duro affondo di Davide Casaleggio, a pochi giorni dal voto del 25 settembre. Con un video su Facebook, il figlio del cofondatore del M5S torna sul ‘caso Venezuela’, che coinvolse il padre, puntando il dito contro l’allora premier Giuseppe Conte, ora a capo del Movimento: “aveva questo documento da oltre anno, non disse nulla. Fece finta di nulla”. E avanza il dubbio, tra l’altro, che dietro quel caso ci fosse la volontà di cambiare il corso del Movimento 5 Stelle.

Casaleggio e la false accuse sui soldi dal Venezuela

“Devo raccontarvi un fatto grave che è successo in questa legislatura. Molti di voi lo conosceranno come il “caso Venezuela”. Un’infamia che è stata condotta contro mio padre – esordisce Casaleggio – Bene, in questi anni ho condotto diverse ricerche e questo mi ha permesso di farmi un’idea di cosa sia successo. E anche di quali sono gli attori che sono stati coinvolti in questa vicenda. Anche i servizi segreti italiani, anche persone nel Governo italiano sono state coinvolte in questa vicenda. Speravo che la giustizia avesse già fatto il suo corso per la fine di questa legislatura, ma così non è stato. Credo sia quindi importante condividere alcune informazioni pubblicamente”.

Conte e quelle carte ci cui sarebbe stato a conoscenza

“Molti di voi ricorderanno il “caso Venezuela” perché è finito su tutti i giornali. Tutte le televisioni, tutte le inchieste di approfondimento in televisione parlavano del ‘caso Venezuela’. Una valigetta con 3,5 milioni di dollari – ricorda Davide Casaleggio – che sarebbe arrivata nelle mani di mio padre per cambiare il corso delle idee del Governo italiano tramite il MoVimento 5 Stelle che a suo tempo – si parla del 2010 almeno dalla storia raccontata – era fuori dal Parlamento, fuori dal Governo e quindi sostanzialmente parliamo di una storia irrealistica, che però molti giornali hanno sposato comunque. Ma cosa ho scoperto in questi anni? Beh, innanzitutto i tempi. Questo documento falso è arrivato al giornale spagnolo, che poi lo pubblicò, proprio nel momento in cui il Capo Politico del MoVimento 5 Stelle si era dimesso. Un momento delicato per il MoVimento 5 Stelle. L’inchiesta esce sul giornale sei mesi dopo. Proprio nel momento in cui si sta discutendo del fatto di fare o meno il voto per il Capo Politico che doveva essere rivotato. Proprio in quel periodo in cui – come molti di voi ricorderanno – io sostenevo la necessità di fare un voto aperto a candidature multiple con il voto degli iscritti, per poter avere un nuovo Capo Politico”.

Questo non successe mai – rimarca Casaleggio – perché nel frattempo è stato cambiato lo Statuto. È stato nominato sostanzialmente un monocandidato, che alla fine è stato ratificato da alcuni iscritti. Ora questo per quanto riguarda i tempi. Chi era invece a conoscenza di questo documento prima che arrivasse nelle mani del giornalista spagnolo? Bene, questo documento era custodito in un cassetto del Governo italiano già da un anno. Tra l’altro prima della pubblicazione, il 27 di aprile del 2019 i servizi segreti italiani con in mano questo documento vanno da Giuseppe Conte – sostiene il foglio del cofondatore del M5S – vista la gravità del fatto denunciato dal documento e lo sottopongono per una sua valutazione. Quello che è stato fatto? Nulla”.

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