Sondaggio di Termometro Politico: il Pd perde quota e FdI lo distanzia di quasi due punti
Anche l’ultimo sondaggio settimanale di Termometro Politico, realizzato tra il 30 agosto e il 2 settembre 2022, conferma il trend delle ultime settimane: un andamento che scoraggia il centrosinistra e che vede volare il centrodestra con il vento in poppa. Una spinta propulsiva, quella che anche questa indagine demoscopica conferma, che attesta Fratelli d’Italia primo partito, in vetta alle preferenze degli elettori con il 24% e il Pd che arranca alle sue spalle, in panne con tanto di calo fisiologico di tre decimi di voto. Un divario, quello tra la coalizione di centrodestra e l’ammucchiata d’emergenza rossa, che anche la campagna elettorale di centrosinistra, incentrata su accuse pretestuose e allarmismi offensivi quanto infondati, continua inesorabilmente ad accentuare.
Sondaggio, Termometro Politico conferma: centrodestra in pole position
Dunque, assevera il sondaggio con l’attendibilità del calcolo percentuale e l’imprescindibile significanza politica insita nei numeri, «le intenzioni di voto registrate da Termometro Politico vedono Fdi in testa col 24,8% e il Pd in calo di tre decimi al 23%». E ancora: il report registra anche una «leggera flessione per la Lega (13,9%). Mentre il M5S guadagna quasi un punto rispetto alla precedente rilevazione, attestandosi all’11,6%». Forza Italia in lieve oscillazione risulta al 7%. Dopo il partito azzurro, invece, il Terzo Polo composto da Azione e Italia Viva che non decolla, ma guadagna posizione guadagnando un 5,1%. Sotto la soglia di sbarramento gli altri partiti, fanalini di coda nella corsa elettorale…
Fdi vola: sempre primo partito. Il Pd perde quota
E allora: Italexit che il sondaggio attesta al 2,8%. Sinistra/Verdi al 2,7%. +Europa a 1,7%, al pari di Italia Sovrana (1,7%). Quindi: Unione Popolare (1,5%). Noi Moderati (1,1%). Alternativa per l’Italia (0,8%). E infine Impegno Civico (0,6%). Dati che, in una sorta di sondaggio nel sondaggio, analizza anche il dato dell’attendibilità delle promesse elettorali delle forze politiche in campo. Un dato a cui gli italiani dimostrano di dare credito, tanto che il 28% ci crede ciecamente mentre il 56,5% considera le promesse come indicazioni di una direzione che verrà poi rispettata.
Sondaggio: gli italiani credono negli annunci elettorali e conservano la fiducia nella figura del premier
«L’8%, invece – prosegue l’indagine – ritiene che gran parte delle promesse non saranno rispettate mentre appena il 4,3% è sicuro che alla fine non verrà rispettato alcun impegno preso in campagna elettorale dalle forze politiche». Infine, «nonostante la disaffezione verso la politica, la maggioranza degli intervistati ritiene che votare sia utile soprattutto “per incidere veramente sulla direzione del Paese” (62,9%)». Con l’ambizione di “sbarrare la strada a leader e schieramenti che porterebbero l’Italia nella direzione sbagliata (22,2)”. Stabile, in ultimo, «la percentuale di italiani che si fida del premier (44,2%).