Tra Pd e M5S inizia la “guerra delle foto” e il confronto pseudo-politico si copre di ridicolo
Dalla guerra dei comunicati alla guerra delle foto. Noioso è ascoltare Conte, che ripete sempre le stesse cose, da qualche giorno. Noioso è ascoltare Letta, che è praticamente a zero di idee, un po’ come il suo “nemico” a Cinque Stelle. L’obiettivo di “Giuseppi” è racimolare voti togliendoli al Pd. E il Pd, dal canto suo, vuole racimolare voti togliendoli al M5S. Allora il leader pentastellato torna a dire che chi è di sinistra deve votare per lui. «Letta vuole costruire un inganno per i cittadini, volendo bipolarizzare questa partita politica. Vuol far credere che l’unico da votare, in alternativa alla Meloni, sia lui con il Pd». Per realizzare un’agenda progressista – prosegue la cantilena -i cittadini «devono votare M5S». Dall’altra parte dicono esattamente il contrario. E sui social arriva una valanga di sfottò.
La guerra delle foto, tra repliche e controrepliche
Le repliche politiche non mancano. E inizia la “guerra delle foto”. «L’avvocato Conte fu premier con la Lega, firmò i decreti Salvini. E un anno fa diceva che il M5S non era “né di destra di sinistra”. Prova oggi a piazzare “un’agenda che parla alla sinistra”. A ennesima dimostrazione che il M5S questo è: marketing e opportunismo. Favorisco foto». Giorgio Gori del Pd, sindaco di Bergamo, è intervenuto su Twitter postando le foto di Conte e Salvini al momento della firma dei decreti.
Serracchiani a Conte: ricordi i decreti Salvini?
«Caro Conte, che c’entra la sinistra con i decreti Salvini? Non eri tu a presentarli con tanto di foto? È questa la tua idea di società inclusiva, tollerante e sicura? L’unica forza in grado di respingere la destra è il Pd». Lo ha scritto su Facebook Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera. E anche lei ha postato la foto del leader pentastellato con il leader leghista.
Calenda a Serracchiani: “Attenta, perché…»
Una risposta al Pd arriva non dai pentastellati ma da Calenda. Che ne ha approfittato per ironizzare sulla “coerenza dem”. «Avete definito Conte nell’ordine: “burattino di Salvini”, ”punto di riferimento dei progressisti” e “per noi c’è solo lui”. Ora ritirate fuori sta roba? Ma davvero? Attento perché due minuti dopo le elezioni dovrai cambiare di nuovo post e metterci la foto con Letta».
Sui social continua la guerra delle foto
La guerra delle foto continua sul web. Stavolta, però, sono i follower a scatenarla. C’è chi ricorda le parole del Pd: «Il Partito democratico ha una sola parola ed esprime un nome come possibile guida di un nuovo governo di cambiamento. Quello di Giuseppe Conte». AltrI rispondono postando la foto di Di Maio, Conte e Salvini con Putin. Altri ancora ricordano le parole della Serracchiani: «Jobs act darà più tutele ai lavoratori».