Viaggio di Letta a Berlino, Meloni: «Spero che tu non sia andato a barattare l’interesse nazionale»
‘Mi sto candidando a monaco tibetano in questa campagna elettorale che non mi è piaciuta. Cerco di non cedere alle provocazioni…”. Lo ha ribadito ancora una volta Giorgia Meloni intervistata da ‘Rainews24’. La leader di FdI non ha potuto non stigmatizzare come i toni usati dal “Pd in questa campagna elettorale” siano stati da “partito estremista. Le parole di Emiliano sono state gravissime ed è ancor più grave che non abbia ritenuto di doverle correggere. Se lo avessi fatto io, sarebbero arrivati i caschi blu…”. E a proposito del Pd, di toni e di comportamenti, Giorgia Meloni ha tenuto a stigmatizzare come a cnque giorni dal voto Enrico Letta sia andato a cercare il sostegno della Spd, il partito dei socialdemocratici che governa in Germania. Il quale ha fatto quel che il segretario dem si attendeva, spuitare veleno contro la destra. “Una vittoria della post-fascista Giorgia Meloni metterebbe l’Italia sulla strada sbagliata” è stato il monito di Lars Klingbeil, presidente dell’Spd . Un assist per tentare di condizionare gli elettori e, come sempre, incutere timore.
Il viaggio di Letta a Berlino: Meloni incalza
La Meloni non ci sta. Non si va all’estero a prendere benedizioni di un partito di un’altra nazione e a farsi dire quel che si vuole che dicano. “Mi chiedo: Letta cosa è andato a fare in Germania ieri? Spero che abbia chiesto a Scholz di parlare del tetto al prezzo del gas per l’Italia”, argomenta con sarcasmo la Meloni. “Perchè l”alternativa potrebbe essere che sia andato a barattare l’interesse nazionale in cambio del suo interesse personale. E questo sarebbe molto grave…”, risponde intervistata da Rainews24.
Meloni incalza Letta: la replica non convince
A breve giro di posta arriva la replica di Letta: “Sono rimasto esterrefatto dalle parole di Giorgia Meloni a commento della visita a Berlino e delle discussioni avute con il cancelliere tedesco. Nelle quali ho affrontato i temi degli interessi del nostro Paese sull’abbassamento delle bollette e sui costi dell’energia”. Peccato che non se ne abbia traccia. Letta a margine della sua visita a Pompei tenta di rispondere nel merito. Ma non ci riesce. Le parole di Lars Klingbeil contro la Meloni sono state precise e livorose. Pertanto Letta non è credibile quando ribatte che “le polemiche sulla mia visita sono tutte fuori posto”.
Meloni: “Ero in An quando Fini definì il fascismo ‘male assoluto'”
Giorgia Meloni ancora una volta ha dovuto chiarire la sua posizione sul fascismo. Ancora una volta la fatidica domanda che si sente fare sempre: Gianfranco Fini definì il fascismo ‘male assoluto’: lei è d’accordo?. La risposta le dà modo di stroncare gli attacchi della sinistra: “Io ero dentro An quando Fini fece quelle dichiarazioni, non mi pare di essermi dissociata. La risposta mi sembra evidente”. Più chiaro di così…
“Ho sentito la Lamorgese al telefono”
Poi si volta pagina. ”Sono un pò stanca, è normale, abbiamo fatto 20 Regioni in 20 giorni in un tempo rapidissimo”, ammette Giorgia Meloni reduce da comizi in tutta Italia. Quando poi le fanno notare che in caso di vittoria e approdo a palazzo Chigi ci sara ancora più da fare, la leader di FdI col sorriso confessa di ”avere un pò d’ansia”. Ma poi la “bella benzina arriva dalle piazze” con la gente e dal loro ”entusiasmo”. ”L’importante comunque è mantenere la lucidità e la calma nonostante la stanchezza”. Tornando sul tema sicurezza nelle piazze annuncia di avere “sentito oggi al telefono Lamorgese. .Ma per la verità l’ho sentita anche prima di fare la mia denuncia. Io non sono una persona che si preoccupa facilmente, ma ora lo sono a vedere gruppi organizzati che in almeno 5-6 mie manifestazioni con tanto di cartelli in corteo nelle piazze cominciavano a protestare e insultare in mezzo ai sostenitori di Fdi. Il rischio che prima o poi ci sia qualche problema in piazza, conoscendo la sinistra italiana, c’è. Da qui la mia denuncia pubblica. Spero che poi non si dia la responsabilità a Fdi”.