Zaporizhzhia, 60 sabotatori ucraini attaccano la centrale su due chiatte: neutralizzati

1 Set 2022 13:47 - di Roberto Frulli

È stato sventato dai russi a Energodar, dove si trova la centrale nucleare di Zaporozhya, la più grande d’Europa, un blitz di una sessantina di sabotatoti ucraini a bordo di sue chiatte finalizzato a impedire agli ispettori dell’Aiea la prevista visita all’impianto atomico per verificare la situazione, i rischi connessi al conflitto Russia-Ucraina e i livelli di radioattività.

Un gruppo di truppe ucraine, ha rivelato Alexander Volga, capo dell’amministrazione provvisoria della città, all’agenzia russa Interfax, ha attaccato la regione di Energodar, il cui territorio è controllato dalla Russia, ed è stato aperto il fuoco sull’esercito ucraino.

Volga ha precisato che “c’è stato uno sbarco di truppe ucraine, sono attualmente immobilizzate, giacciono in un cottage estivo. La nostra aviazione ci sta lavorando. Abbiamo scoperto la loro posizione e sono stati colpiti dal fuoco. Penso che tutto sarà finito presto e che vinceremo”.

La delegazione dell’Aiea sta arrivando in città, per effettuare controlli nella centrale nucleare di Zaporozhya, che si trova nella cittadina di Energodar.

Secondo Mosca, l’attacco di Kiev sarebbe finalizzato a impedire la prevista visita all’impianto.

Dei 60 soldati ucraini sbarcati nei pressi della centrale nucleare di Zaporozhya, circa 40 sono stati eliminati, ha rivelato, successivamente Vladimir Rogov, membro del consiglio dell’amministrazione della regione di Zaporozhya, all’emittente radiofonica Komsomolskaya Pravda, aggiungendo che l’obiettivo dell’esercito ucraino era quello di impadronirsi della centrale prima dell’arrivo della missione dell’Aiea.

Il ministero della Difesa della Federazione Russa – scrive l’agenzia russa Interfax – ha dichiarato che i sabotatori sono stati bloccati dalle unità della Guardia Russa a guardia della centrale.

”Al momento è in corso l’eliminazione del gruppo di sabotaggio delle Forze armate ucraine con il coinvolgimento di elicotteri dell’aviazione militare“, ha aggiunto il ministero della Difesa russo.

È stato anche riferito che verso le 7,00 ora di Mosca, unità delle forze armate russe hanno sventato un tentativo di sbarcare una forza d’assalto tattica delle forze armate ucraine su due chiatte semoventi che hanno lasciato Nikopol a pochi chilometri dalla centrale nucleare di Zaporozhya.

“A seguito del fuoco delle forze armate russe – afferma il rapporto – due chiatte semoventi con forze di sbarco tattico delle forze armate dell’Ucraina sono state affondate”.

Secondo l’operatore ucraino della centrale Energoatom a causa dei bombardamenti russi – che si trovano all’interno della centrale – la quinta unità di potenza dell’impianto nucleare di Zaporizhzhya è stata nuovamente spenta.

”Il 1 settembre, alle 4:57 – precisa l’operatore ucraino – a seguito di un altro colpo di mortaio da parte delle forze di occupazione russe nel sito della centrale nucleare di Zaporizhzhya, è stata attivata la protezione di emergenza e la quinta unità di potenza operativa è stata spenta. Inoltre, la linea di alimentazione di backup da 330 kV ZAES-330 kV per le proprie esigenze è stata danneggiata. Nella modalità di transizione, l’unità di potenza n. 2 non funzionante è stata diseccitata con l’avvio dei generatori diesel”.

Energoatom osserva che questa è la seconda volta negli ultimi 10 giorni che le azioni degli occupanti russi hanno portato alla chiusura dell’unità e alla diseccitazione del reattore. Allo stesso tempo, è stato riferito che l’unità di potenza n. 6 continua a funzionare nel sistema energetico dell’Ucraina e allo stesso tempo alimenta i bisogni della centrale di Zaporizhzhya.

E’ ora di smettere di giocare con il fuoco – ha detto Robert Mardini, direttore generale della Croce Rossa – e prendere invece misure concrete per proteggere questa struttura e altre simili da qualsiasi operazione militare. Il minimo errore di calcolo può innescare una distruzione di cui ci pentiremo per decenni”.

“In caso di fuga di radiazioni, sarà difficile, se non impossibile, fornire aiuti umanitari. Ed d è per questo che le ostilità devono cessare”, ha aggiunto Mardini paventando il rischio di un “incidente di massa” che provocherebbe una catastrofe umanitaria.

“Stiamo facendo tutto il possibile per garantire che questa centrale sia sicura e funzioni in sicurezza. E che la missione possa portare a termine tutti i suoi piani”, ha assicurato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.

L’ucraina Radio Svodoba ha detto che la missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica è partita dalla città di Zaporizhzhia verso la centrale nucleare nell’Energodar occupata dai russi, nonostante le segnalazioni di intensi bombardamenti della città.

“La missione è a conoscenza della crescente attività militare nell’area, ma – ha assicurato Rafael Grossi, direttore generale dell’Aiea – prevede comunque di visitare la struttura e incontrare il personale della stazione”.

Secondo il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, sarebbe Mosca a bombardare il corridoio attraverso il quale deve passare la missione dell’Aiea fino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.

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