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Zelensky da Cernobbio promette: “Noi pronti ad aumentare l’export di energia verso l’Italia”

Cronaca - di Angelica Orlandi - 2 Settembre 2022 - AGGIORNATO 2 Settembre 2022 alle 18:26

La guerra in Ucraina giunge al suo 191esimo giorno. Il presidente ucraino Zelensky, ospite in videoconferenza al Forum Ambrosetti, ha fatto sapere che “l’Ucraina è pronta ad aumentare l’export di elettricità verso l’Europa, ma per questo è importante che l’impianto nucleare di Zaporizhzhia rimanga connesso alla rete ucraina. La presenza russa nell’impianto – ha aggiunto – ci impedisce di contribuire alla situazione dell’energia in Europa”.  “Il nostro export di energia – ha spiegato- potrebbe ridurre la pressione di Mosca sull’Europa e sull’Italia”.

“Possiamo contribuire a soddisfare almeno l’8% dei consumi di elettricità dell’Italia”

Zelensky ha spiegato che “nonostante tutte le difficoltà, possiamo contribuire a soddisfare almeno l’8% dei consumi di elettricità dell’Italia. Inoltre l’Ucraina può diventare un green hub per l’Europa e sostituire le energie sporche della Russia. Abbiamo un grande potenziale per sviluppare le energie rinnovabili e l’idrogeno verde”. Secondo il presidente ucraino, “la demilitarizzazione dell’area (di Zaporizhzhia) è la vera missione per tutti per prevenire il disastro nucleare”.  Con i bombardamenti nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha poi continuato, “siamo stati ad un passo dalla catastrofe e solo grazie agli ingegneri è stato prevenuto. Sarebbe stato molto peggio di Chernobyl”.

“Il nostro impegno per evitare crisi alimentare e migrazioni”

Il presidente ucraino a Cernobbio ha tenuto a dare ampie rassicurazioni dopo avere rinigraziato l’Italia per il supporto incondizionato avuto in questi mesi. “Confermiamo il nostro impegno a evitare una crisi alimentare nel mondo, che può evitare una nuova crisi migratoria da Asia e Africa verso l’Europa. E in particolare dalle coste del mediterraneo verso l’Italia“. E “Faremo di tutto perché questo non succeda, il cibo ucraino è stato già spedito con successo verso venti Paesi: compresi Etiopia e Yemen, dove la situazione è particolarmente grave. Il nostro impegno per garantire la sicurezza alimentare resta forte. Siamo pronti ad aiutare a fermare il nuovo caos sui prezzi in Europa”, ha concluso.

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di Angelica Orlandi - 2 Settembre 2022