80 anni di El Alamein, i militari del Reggimento Savoia Cavalleria donano il sangue
Una bella e simbolica iniziativa. Una tre giorni di donazione di sangue per commemorare l’80esimo della battaglia di El Alamein. É questa la dimostrazione di generosità che vede protagonisti il Centro trasfusionale dell’ospedale Misericordia di Grosseto, l’Avis comunale e il III Reggimento Savoia Cavalleria, uniti per la salute degli altri.
Ricordare El Alamein: il III Reggimento Savoia Cavalleria dona il sangue
In occasione di questa importante ricorrenza, i militari del Savoia hanno deciso di ricordare la storica battaglia della seconda Guerra mondiale con un’iniziativa concreta che simboleggia e valorizza il gesto del donarsi per il bene del prossimo, come i soldati italiani, in particolare della Folgore, si sono sacrificati per la patria. Iniziative simili sono previste contemporaneamente in altre città toscane. Dal 17 al 19 ottobre, circa 70 militari, donne e uomini, si alterneranno per donare il sangue al Centro trasfusionale, diretto dalla dottoressa Silvia Ceretelli. L’evento è promosso da Avis, con l’intervento anche dei volontari delle associazioni Fratres, Croce rossa italiana e deli altri donatori.
El Alamein: iniziativa a Grosseto e altre città della Toscana
Quest’oggi gli uomini e le donne di Savoia hanno voluto rimarcare l’ormai consolidato rapporto esistente tra il Reggimento e la città di Grosseto – spiega il comandante, colonnello Roberto Forlani all’Adnkronos-. Abbiamo orgogliosamente abbracciato l’invito del comandante della Brigata Folgore, Generale Roberto Vergori, che in occasione della celebrazione per l’80° anniversario della battaglia di El Alamein, evento con il quale si ricorda la memoria, l’eroismo e la fratellanza dei paracadutisti italiani, ha fortemente voluto questa iniziativa, espressione di grande sensibilità e maturità. Donare il sangue è un atto di responsabilità verso il prossimo e i Cavalieri paracadutisti hanno prontamente risposto da par loro, ‘primi alla porta!”.
Dimostrazione di altruismo e sacrificio
“Unire le forze per la salute degli altri, è questo l’obiettivo – dichiara la dottoressa Ceretelli, direttore Immunoematologia e Medicina trasfusionale – Come in altre occasioni, l’unione di intenti tra il nostro reparto, il Reggimento Savoia e Avis porta a importanti risultati di salute per tutti i cittadini. Poter contare sull’impegno degli ufficiali e del personale del Savoia che per ricordare i commilitoni caduti a El Alamein si affidano alla donazione di sangue, è per noi l’ennesima dimostrazione di altruismo. Ringrazio da parte di tutta la Asl il comandante Forlani che ha donato stamattina e tutti i militari che si sono resi disponibili in questi tre giorni. Donare sangue ed emocomponenti, non mi stancherò mai di ripeterlo, è un’azione che non ha tempo, ogni momento è il più giusto per farlo”.
“C’è sempre grande attenzione per la donazione di sangue da parte di Forze dell’Ordine e Istituzioni territoriali, numerose e costanti sono le manifestazioni – afferma Carlo Sestini, presidente Avis provinciale Grosseto – Il rapporto che lega Avis al Reggimento Savoia Cavalleria è decennale e in Toscana siamo stati i primi a consolidarlo ulteriormente formalizzandolo in una collaborazione puntuale che si ripete con successo negli anni. Al tempo di El Alamein, i soldati hanno dato la propria vita in guerra per senso del dovere nei confronti della Patria, lo stesso che oggi il personale del Savoia dimostra nei confronti della popolazione attraverso la donazione”.