Addio alla scrittrice Rosetta Loy: per mezzo secolo ha narrato d’amore, di morte e d’infanzia
La scrittrice Rosetta Loy, pluripremiata autrice dalla scrittura limpida, essenziale, concreta, che le ha consentito ogni volta di riscoprire i temi preferiti (l’amore, la morte, la guerra, i bambini), è morta nella sua casa di Roma all’età d 91 anni “circondata dall’affetto della famiglia”. Lo ha annunciato all’Adnkronos la figlia, Margherita Loy, precisando che i funerali si terranno martedì 4 ottobre, alle ore 10.30, nella chiesa di Santa Maria Immacolata di Grottaferrata “per suo espresso desiderio”. La scrittrice sarà tumulata in Piemonte nel cimitero di Mirabello Monferrato, il paese dove è ambientato il suo romanzo più noto, “Le strade di polvere”.
Nata a Roma il 15 maggio 1931, da padre piemontese e madre romana, Loy ha scritto il suo primo racconto all’età di nove anni, ma la ferma determinazione di diventare una scrittrice si è manifestata verso i venticinque anni. Dopo il suo esordio con “La bicicletta” (Einaudi, 1974, Premio Viareggio Opera Prima), ha scritto vari romanzi (“La porta dell’acqua”, Einaudi, 1976; “L’estate di Letuche”, Rizzoli, 1982; “All’insaputa della notte”, Garzanti, 1984), il più noto dei quali è “Le strade di polvere”, pubblicato per la prima volta da Einaudi nel 1987. Grazie a questo libro l’autrice ha vinto numerosi premi letterari, come