Adolfo Urso: dal Copasir al ministero delle Imprese e del made in Italy
Dalla presidenza del Copasir al ministero dello Sviluppo Economico, rinominato ministero delle Imprese e del made in Italy. Adolfo Urso, senatore di Fratelli d’Italia, approda al ministero di via Veneto nel nuovo governo guidato da Giorgia Meloni. Politico di lungo corso, Urso è stato viceministro alle Attività produttive con delega al Commercio estero per otto anni nei governi Berlusconi 2 e 3.
Urso: politico di lungo corso, il debutto nel Msi
Giornalista, imprenditore, politico e padre di tre figli. Padovano di nascita è cresciuto in Sicilia. Laureato in sociologia, Urso inizia la sua militanza politica nel Msi. Nel 1983 diventa giornalista professionista al Secolo d’Italia. È stato vicedirettore del quotidiano Roma, caporedattore de L’Italia Settimanale e direttore del mensile Charta Minuta. Fin dagli anni Ottanta nella direzione nazionale del Fronte della Gioventù, il neo ministro dello Sviluppo economico è tra i fondatori di Alleanza nazionale. Nel 2008 è tra i fondatori del Popolo della Libertà. Nel 2010 è con Futuro e Libertà, nel 2011 con l’associazione FareItalia, nel 2013 aderisce a Fratelli d’Italia.
Dal Fronte della Gioventù al ministero dello Sviluppo economico
Eletto in Parlamento per diverse legislature, nel 2013 non si ripresenta alle politiche. Presidente della Fondazione Farefuturo, componente la rete delle Fondazioni popolari europee, viene rieletto nel 2018 al Senato. Dal 9 giugno 2021, ricopre la carica di presidente del Copasir. Convinto sostenitore del sostegno alla resistenza ucraina contro la Russia e dell’invio di aiuti militari a Kiev, vola in missione in Ucraina e poi negli Usa poco prima della tornata elettorale del 25 settembre. Obiettivo rassicurare sul sostegno dell’Italia a Kiev, sulla collocazione internazionale del nostro Paese nell’Unione europea e nell’Alleanza Atlantica.