Alessia Piperno, il giallo dell’arresto, l’ansia di un Paese. Meloni: “Seguiamo con apprensione le notizie”

3 Ott 2022 19:31 - di Bianca Conte
Meloni Alessia Piperno

Un Paese intero col fiato sospeso per Alessia Piperno, la 30enne italiana arrestata in Iran, detenuta in un carcere di Teheran al momento non ancora individuato. Il padre della ragazza ha raccontato che l’arresto sarebbe avvenuto durante una festa. Proprio ai genitori, infatti, Alessia avrebbe telefonato in lacrime per avvisarli dell’accaduto e chiedere disperatamente aiuto: «Vi prego, temo di non uscire più»… Un grido di terrore che racchiude tutta l’angoscia di una vicenda dai risvolti drammatici, su cui poco fa Giorgia Meloni su Twitter ha scritto: «Seguiamo con apprensione le notizie che riguardano Alessia Piperno e rivolgiamo tutta la nostra vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari».

Alessia Piperno, Meloni: «Seguiamo con apprensione le notizie, vicini alla famiglia»

Una ragazza italiana arrestata in Iran e detenuta in un carcere che la Farnesina ancora non ha potuto individuare. Prelevata mentre festeggiava il suo compleanno durante un viaggio intrapreso come gli altri fatti in giro per il mondo, «per conoscere usi e costumi dei popoli». E in cui, assicura il padre sui social, «si è sempre adeguata e ha rispettato le tradizioni e, in certi casi, gli obblighi, di ogni Paese che ha visitato». Una famiglia sconvolta e in apprensione, quella di Alessia Piperno, che ha chiesto «riservatezza», afferma all’Adnkronos una dipendente della libreria Di Libro in Libro ai Colli Albani, di proprietà dei genitori della ragazza. «I titolari della libreria mi hanno chiesto di bloccare le telefonate», ha detto, spiegando che al momento «non vogliono parlare».

Una coppia di viaggiatori italiani: «Siamo sconvolti. Voleva tornare in Pakistan…»

Non solo i familiari: anche due connazionali che proprio in Iran hanno conosciuto recentemente Alessia, si dicono sotto choc per l’accaduto. «Alessia è una viaggiatrice di lunga data. Era stata in Pakistan, da due mesi era in Iran e progettava di tornare in Pakistan», raccontano Paolo Trapani e la fidanzata Angela: due travel blogger italiani che curano il sito Beyond The Trip-Viaggio a tempo indeterminato, e che sostengono di aver conosciuto Alessia «per caso», poco prima dell’arresto nella Repubblica islamica. «Siamo sconvolti, è una nostra amica», dicono i due in un video pubblicato su YouTube, in cui spiegano di essersi allarmati dopo aver letto la notizia dell’arresto di diversi stranieri in Iran, tra cui italiani, nell’ambito delle manifestazioni antigovernative.

«L’Iran al momento è un Paese in subbuglio totale»

«L’Iran al momento è un Paese in subbuglio totale», afferma la coppia. Sottolineando che un altro campanello d’allarme è stato il fatto che la Piperno non si collegava più sul loro gruppo Whatsapp. «Pensavamo fosse dovuto al fatto che in Iran internet è molto precario», proseguono i due viaggiatori. Precisando di essere in «costante contatto con la famiglia». E di aver saputo «ieri notte» che la Piperno è in prigione da qualche giorno». Per l’esattezza, dal «giorno del suo compleanno» il 28 settembre. Ora Paolo Trapani e la compagna dicono di essere «al sicuro. Siamo riusciti a lasciare il Paese appena c’è stato il primo blackout di internet. Mentre Alessia – che si trova in zona Teheran – aveva deciso di aspettare prima di uscire».

«Mahsa sarei potuta essere io»: il post della Piperno su Instagram

Un Paese nel caos, si sa. Dove la protesta viene repressa nel sangue e nella violenza. E a proposito del quale Alessia, proprio in uno dei suoi recenti post su Instagram ha scritto: «Mahsa Amini sarei potuta essere io. O la mia amica Hanieh, o una di quelle donne che ho incontrato durante questo viaggio. Hijab in Iran non è sinonimo di religione, bensì è sinonimo di governo», commentava Alessia Piperno, in uno dei suoi ultimi post su Instagram in cui sottolineava che «ogni donna deve privarsi della sua femminilità. Nascondere quei bei lineamenti del volto e le forme del proprio corpo. Tutto per non rischiare di finire in prigione, o peggio ancora, di essere frustata per 70 volte. Sono cresciuta credendo che queste cose accadevano in una terra lontana dalla mia. E che non mi avrebbero mai toccata. Ma ora che sono qui da più di due mesi, mi sento parte di tutto ciò – postava solo pochi giorni fa Alessia Piperno –. Mi sento parte di queste ragazze che lottano per i loro diritti».

Quella drammatica telefonata di Alessia Piperno ai genitori…

Poi, l’arresto che getta un’ombra drammatica su riflessioni e commenti. Specie oggi, che tutto quello che i genitori sanno di Alessia, è arrivato da quelle «poche parole, ma disperate», della figlia. «Chiedeva aiuto – continua a ripetere il papà di Alessia –. Ci siamo subito mossi con la Farnesina. Abbiamo chiamato l’ambasciata italiana a Teheran. Ma ancora non sappiamo niente. Neanche il motivo della reclusione»… Quello che si sa di lei e sul suo viaggio, lo riferisce in buona parte l’Adnkronos, secondo cui la 30enne romana sarebbe entrata nel Paese a luglio con altri turisti, un polacco, un francese e anche un altro italiano. il gruppo avrebbe visitato prima Rasht, nel nord del Paese, e poi si sarebbe spostato a Teheran.

E quei giorni prima del fermo in Kurdistan con altri stranieri

Dalla capitale poi, la Piperno ed i compagni di viaggio polacco e francese, si sarebbero spostati cinque giorni fa verso il Kurdistan iraniano. Mentre l’italiano si sarebbe separato dal gruppo per proseguire il viaggio in India. Non solo. Sempre secondo quanto apprende l’agenzia di stampa, l’arresto di Alessia Piperno potrebbe essere collegato alla notizia che venerdì scorso ha dato il ministero dell’Intelligence di Teheran, secondo cui nove stranieri sarebbero stati arrestati in relazione alle proteste in corso da settimane nel Paese. Gli arrestati, riferiva il ministero dell’Informazione in una nota, provengono da Italia, Germania, Francia, Olanda, Polonia e Svezia. E sono accusati di aver preso parte direttamente alle proteste o agito sullo sfondo, affermano i servizi senza fornire altri dettagli.

 

 

 

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