Assago, sangue al centro commerciale: morto il dipendente del Carrefour. L’aggressore piantonato in ospedale
Alla fine è deceduto: non ce l’ha fatta il giovane di origini boliviane, dipendente del centro commerciale Milanofiori di Assago, che nel tentativo di arginare la furia omicida dell’attentatore, era rimasto gravemente ferito. I sanitari del 118, che avevano rinvenuto l’impiegato 30enne con gravissime ferite al torace e all’addome, lo avevano trovato in arresto cardiocircolatorio. Poi, immediatamente sottoposto a manovre di rianimazione, lo avevano trasportato all’Ospedale Humanitas di Rozzano. La gravità delle ferite, però, era tale che poco dopo il ricovero l’uomo ha perso la vita.
Assago, accoltellamento al centro commerciale: morto il dipendente rimasto gravemente ferito
«Siamo profondamente addolorati nell’apprendere del decesso di un nostro dipendente», ha scritto in una nota Christophe Rabatel, amministratore delegato di Carrefour Italia. «Ci stringiamo attorno alla sua famiglia, con cui siamo in contatto per esprimere il nostro cordoglio». Una morte che lascia sgomenti e affranti. Un’azione, quella del 46enne che ieri ha seminato sangue, terrore e caos accoltellando sei persone – due dipendenti, tra i quali la vittima, e quattro clienti che stavano facendo la spesa – e rispetto alla quale gli inquirenti hanno escluso quasi da subito la matrice fondamentalista.
L’aggressore, un 46enne con problemi psichici, ora piantonato in ospedale
L’ipotesi più accreditata, allora, è che l’uomo – in cura da un anno per un grave stato depressivo –. Incensurato, abbia colpito in preda a una crisi psichica esplosa all’improvviso. Secondo i primi accertamenti, fanno sapere gli inquirenti, l’assalitore soffrirebbe di disturbi psichici e pochi giorni fa era stato soccorso in ospedale per essersi auto-inferto ferite al volto e al cranio colpendosi con dei pugni. Ora, dopo il massacro che ha compiuto ieri, è piantonato nel reparto di psichiatria di un ospedale lombardo. Ed è accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo.
Il bilancio dell’accoltellamento: 6 persone coinvolte, un morto e 5 feriti
Un’aggressione all’arma bianca, quella che il 46enne ha compiuto contro civili inermi, che ha scatenato un inferno che ha richiesto l’intervento dell’elisoccorso. Di tre automediche e sei ambulanze. Oltre, naturalmente, i carabinieri di Corsico. Dietro di sé l’assalitore lascia una scia di sangue che, oltre alla povera vittima, registra anche il ferimento grave di 5 persone. Una delle quali è stata portata in ospedale in codice giallo, mentre gli altri tre (il calciatore spagnolo del Monza Pablo Marí, accoltellato alla schiena e che venerdì sarà sottoposto ad intervento chirurgico. Un 40enne e una 72enne) in codice rosso.
L’aggressore è accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo
Mentre una 81enne per fortuna è rimasta ferita solo lievemente, e i sanitari l’hanno curata sul posto. Per tutte le persone coinvolte nell’aggressione, dipendenti e clienti a cui Carrefour Italia ha espresso la sua vicinanza, oltre che alle loro famiglie, l’azienda ha fatto sapere di aver attivato un servizio di supporto psicologico. Certo non sarà facile dimenticare l’orrore di quegli istanti. Il dolore che hanno provocato. E le immagini scioccanti in cui tutto questo si è tradotto.