Bari, prof aggredito a scuola: raid punitivo dopo una nota. Ma i presidi: “Dietro c’è altro”
L’ultima aggressione ai danni di un professore arriva da una scuola di Bari, raccontata dal Corriere del Mezzogiorno nelle sue pagine di cronaca locale. E immediatamente scattano denunce e repliche che aggiornano la vicenda a rettifiche e ulteriori specifiche, a seconda che si tratti della versione resa dalla vittima o della interpretazione di altri soggetti coinvolti. Quel che è certa, al momento, è la ricostruzione dei fatti, così come sono andati. E come li riassume l’Adnkronos. In due hanno raggiunto il primo piano dell’edificio scolastico, l’Istituto Alberghiero Maiorana di Bari, e hanno picchiato e schiaffeggiato in modo pesante un docente: Vincenzo Amorese.
Bari, prof aggredito a scuola da due persone entrate con la forza nell’edificio
L’insegnante di diritto ed economia che due persone hanno aggredito brutalmente, racconta la sua storia al quotidiano barese. A cui, descrivendo il pestaggio come l’epilogo di una spedizione punitiva che, spiega il docente, sarebbe stata «una nota» disciplinare che il prof avrebbe assegnato a una studentessa a motivare. Il fatto risalirebbe allo scorso 23 settembre ed è stato denunciato, come riporta il quotidiano, alle forze dell’ordine. Il professore, che sarebbe stato anche minacciato di ulteriori ritorsioni – qualora fossero insorte altre problematiche con la studentessa – ora si trova in congedo. Le condizioni psicofisiche del docente, dopo l’aggressione subìta, «non sono ancora tali da riprendere l’attività a scuola».
Prof aggredito a scuola, il raid dovuto a una nota?
Due persone entrate con la forza e la violenza nella scuola, e salite al primo piano dell’edificio, hanno picchiato l’insegnante 57enne. Vittima di un’aggressione che, secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno oggi in edicola, sarebbe da ricondurre a una nota a carico di una studentessa. «Un gesto violento. Ma le cose hanno un substrato pregresso che è in corso di accertamento», spiega all’Adnkronos Roberto Romito, presidente dell’Associazione nazionale presidi della Puglia. Che poi prosegue: «Da quello che ho saputo, parlando direttamente con la dirigente, le cose sono andate in maniera molto diversa da quello che si legge sulla stampa. In realtà vi sono comportamenti dell’insegnante estremamente censurabili».
I presidi: «Aggressione da condannare, ma i comportamenti del prof sono sotto esame»
E ancora: «Nel dettaglio non posso parlarne, anche perché non li conosco e non voglio azzardare. Ma la dirigente sta valutando provvedimenti nei confronti del docente. Fermo restando che ovviamente l’episodio in sé è da condannare fermamente, perché non è pensabile che, anche se ci sia stata una provocazione, amici e parenti di una ragazza possano entrare con la forza e con la violenza nella scuola e fare quello che è successo». Intanto la vittima, in ogni caso ha presentato denuncia alle forze dell’ordine. «A sua volta so che il docente è oggetto di denunce a suo carico, non so bene da parte di chi», aggiunge infine Romito. È una vicenda complessa che naturalmente emerge nell’aspetto finale. Ma purtroppo dietro c’è qualche altra cosa»…