Berlusconi: “Licia Ronzulli non avrà un ministero”. Per Meloni la questione è “secondaria”
Licia Ronzulli “non avrà un ministero”. E’ la risposta secca che Silvio Berlusconi dà a Corriere.it, mentre lasciava palazzo Madama dopo l’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato. Forza Italia non ha risposto alla chiama ma il suo presidente, Silvio Berlusconi, ha deciso di esprimere il suo voto all’interno dell’urna del Senato. “Io sono lieto che sia stato eletto il mio amico Ignazio La Russa. Avevamo fatto i calcoli che l’avebbero eletto lo stesso. Abbiamo voluto dare un segnale che non si devono dare i veti sulle persone, perché i veti sono inaccettabili”. Sulla trattativa per la formazione del governo, il Cavaliere ha confermato che “è già finita”. A precisa domanda ha confermato che l’esponente azzurra non avrà un posto a Palazzo Chigi. Una decisione che non è stata accolta con serenità dal Cavaliere, che infatti ha spiegato che questo “non va bene, perché non si devono dare veti”. Ma nessuno strappo, ha assicurato.
Meloni: “Per me quello che conta sono i risultati”
Intanto, Giorgia Meloni è rientrata a Montecitorio, negli uffici del suo partito. “Il discorso di Liliana Segre è stato molto bello”, tiene a sottolineare. La leader di FdI ha incassato la seconda carica dello Stato con 116 voti, un risultato storico per la storia della destra italiana. Minimizza con molto pragmatismo il comportamento di Forza Italia. “Per me quello che conta sono i risultati e mi pare che dicano con chiarezza che sono intenzionata a dare a questa nazione, se ne avrò occasione, un governo autorevole. Non intendo fermarmi di fronte a questioni che sono secondarie“, ha risposto a chi le domandava commenti sulle parole di Berlusconi, che ha chiesto che ora cadano i veti.
Meloni: “Non intendo fermarmi di fronte a questioni che sono secondarie”
Di fronte al comportamento di Fi al Senato, tanti osservatori hanno avuto l’ impressione che Berlusconi non governasse più il suo partito, rimasto nelle mani di Ronzulli e Antonio Tajani. Ma Francesco Lollobrigida, capogruppo uscente di Fdi alla Camera è convinto che conti l’ultima parola del Cav, unico vero l’interlocutore finale per qualsiasi trattativa. ”Ma chi è Forza Italia? La mia impressione – dice rispondendo a chi gli fa notare che la mancanza dei voti dei senatori azzurri per La Russa potrebbe rappresentare un problema per i rapporti interni al centrodestra – è che chi conta, ossia Berlusconi e Casellati, abbiamo confermato che il centrodestra è unito”.