Calenda sogna ad occhi aperti: «Noi al governo assieme ai tanti centristi che verranno da noi»

5 Ott 2022 17:51 - di Giorgio Sigona
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Si abbandona a fantasie politiche, Carlo Calenda. Sogna ad occhi aperti. Immagina il suo futuro a Palazzo Chigi, assieme ai centristi provenienti da tutti i mari e da tutti i laghi. La sua analisi parte sempre dallo stesso presupposto. «Avremo un polo populista di sinistra perché il Pd tornerà a bomba con i 5Stelle. Poi avremo una destra sovranista», dice a Radio Capital. Quindi, «in Italia ci vuole un centro liberal-democratico che noi stiamo cercando di costruire».

Calenda: tra Azione e Italia Viva c’è una federazione da ampliare»

«Non è che si cerca di andare al governo a tutti i costi, con chiunque», puntualizza il leader di Azione. «Si va al governo se si è in grado di governare. Noi siamo nella fase in cui dobbiamo far crescere il nostro consenso elettorale». Poi aggiunge: «Tra noi e Italia Viva c’è una federazione che va ampliata. Ho detto agli amici di +Europa di stare insieme a noi. Altre personalità arriveranno dal centrosinistra e dal centrodestra liberale. Dopo di che costruiremo un partito per arrivare alle europee».

Il Pd? «In mano a cinque persone, sempre le stesse»

«Per adesso», dice ancora Calenda, «abbiamo costruito una federazione che significa gruppi unici. E significa decidere come andare insieme alle amministrative». Ed ecco il punto dolente: la questione dell’intesa con i dem.  «Il dialogo non si chiude con nessuno. Ma il Pd è un partito in mano a cinque persone che sono sempre le stesse e se la decidono tra loro. Trovano una persona che li rappresenta. Però poi alla fine si alleano con chiunque pur di stare al governo. Questa cosa qui li ha distrutti dentro».

«Il M5S non sarà mai un partito progressista»

Già precedentemente un altro attacco ai dem. «Cari Amici del Pd, la scelta che dovete compiere non è quella tra Conte e Calenda. Ma tra populismo e riformismo». È quanto aveva scritto il leader di Azione in un intervento su “La Repubblica”. «Il M5S non è un partito progressista, non lo è mai stato e mai lo sarà».

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