Clamorosa gaffe della Serracchiani sul Vajont: sbaglia il posto e dice che la diga crollò…
“Non dimentichiamo le vittime e la catastrofe di 59 anni fa con il crollo della diga del Vajont, una tragedia in cui persero la vita oltre 2000 persone. Una ferita dolorosa per #FVG e per l’Italia intera”, aveva scritto ieri Deborah Serracchiani, esponente di spicco del Pd, di cui è vicepresidente, ed ex presidente della Regione Friuli, nel giorno in cui si ricordavano i 59 anni dalla strage della diga del Vajont che rase al suolo Longarone e alcune sone limitrofe dopo il crollo di una parete del monte Toc.
La doppia gaffe della Serracchiani sulla tragedia del Vajont
Due i clamorosi errori commessi dalla Serracchiani e che in poche ore sono finite nel mirino dei più attenti lettori dei social: il luogo principale della strage, Longarone, che è in Veneto, anche se ai confini del Friuli, in cui rientrano invece gli altri due paesi colpiti ma in modo minore, Erto e Casso, ma anche la modalità con cui si consumò il disastro. Ed ancora: non ci fu nessun crollo della diga, come scrive l’esponente del Pd su Twitter, ma un’onda enorme che tracimò su essa e tutto intorno il bacino idroelettrico a causa di una devastante frana originata dal crollo di una parete del monte che la circondava, tragedia annunciata visti i ripetuti allarmi lanciati nei mesi e nei giorni precedenti. Il bilancio di quell’esempio di malaingegneria italiana del dopoguerra fu drammatico: a perdere la vita furono quasi 2mila persone, tra cui 487 bambini e ragazzi con meno di 15 anni.
Il tentativo di rimediare e le accuse dei suoi follower
Una doppia gaffe alla quale la Serracchiani ha rimediato dopo alcune ore con un altro tweet: “Chiedo scusa. Molti di voi hanno segnalato errori nel mio tweet sulla catastrofe del #Vajont. Sono stata su quei luoghi, e la verità verso i fatti avvenuti impone di ricordare che la diga non crollò. Gravi furono le responsabilità umane. Giusto ricordare le tante vittime venete”, scrive la Serracchiani.
I commenti dei suoi follower, però, sono impietosi: “Esserci andata e non aver capito nulla di quello che successe: peggio la toppa del buco, abbia pazienza”. “Che rettifica, ci tiene anche a dirci che c’è stata ed è riuscita a non vederla. O a non ricordarla. Ciò che ghiaccia il sangue e non ti si schioda più dal cervello lì è proprio la diga Perfetta, immutabile, incombente, eterna che figuraccia…”. “Questa è la dirigenza Pd, si capisce bene perché sono destinati a scomparire…”. “Basta documentarsi prima di scrivere cose a caso. Non è difficile”.