Covid, Capezzone contro l’ultimo “dono” di Speranza: «Stop alle multe per i vaccini»
I numeri che snocciola il ministero della Salute ci mostrano un’impennata di nuovi contagi Covid. Nelle ultime 24 ore sono 58.360 i nuovi casi (13.439 ieri) e 113 i morti (93 ieri) nelle ultime 24 ore. Sono 329.569 i tamponi processati, tra molecolari e antigenici, che fanno salire al 17,7% il tasso di positività (16% ieri). In crescita i ricoveri (+65 rispetto a ieri per un totale di 6.993) mentre sono stabili le terapie intensive, dove al momento si trovano 254 persone .
Covid, le multe ai no vax
Ma c’è un altro tema che in questi giorni tiene banco: le multe ai non vaccinati. Come ha denunciato Daniele Capezzone in un articolo su La Verità, (dal titolo In arrivo le multe ai non vaccinati. L’ennesima umiliazione da abolire) «il ministero della Salute avrebbe comunicato alla solita Agenzia delle Entrate i nominativi di un altro milione di cittadini italiani “colpevole” di aver detto no alla vaccinazione sul Covid oppure al richiamo».
Covid, la denuncia di Capezzone
Entro il 30 novembre, scrive Capezzone, «(a meno che il nuovo governo – come vivamente ci auguriamo – non metta subito uno stop a questa inutile e sadica cerimonia), questo milioncino di italiani ultracinquantenni riceverà la sgradita comunicazione. In base alle norme tuttora vigenti, infatti, resta una sanzione di 100 euro per gli ultracinquantenni che non siano risultati vaccinati dall’8 gennaio al 15 giugno scorso. Sanzione estesa – continua Capezzone su La Verità – pure al personale medico e paramedico, delle strutture a vario titolo assistenziali, e ancora della scuola, della difesa e della sicurezza che, sempre al 15 giugno scorso, non siano risultati vaccinati o in regola con i vari richiami obbligatori».
«La nuova maggioranza non dovrebbe trovare ostacoli»
Capezzone ricorda che nei giorni scorsi «un documentato articolo del Sole 24 Ore aveva prefigurato l’eventualità di una sanatoria, ricostruendo correttamente anche l’iter parlamentare del penultimo decreto (il cosiddetto Aiuti bis), nel quale già si era cercato di porre rimedio a questo sproposito, ma il governo aveva detto no per mancanza di copertura (questa la scusa utilizzata). Ora, in sede di conversione dell’ultimo decreto giacente (l’Aiuti ter) ci si riproverà: e stavolta – continua Capezzone – la nuova maggioranza non dovrebbe trovare ostacoli».
Tutti rischiano di essere trattati come trasgressori
Capezzone sottolinea che «a rendere le cose ancora più offensive per moltissimi cittadini, va segnalato che nell’elenco dei “reprobi” non ci sono solo coloro che hanno rifiutato la vaccinazione per loro volontà, ma pure coloro che non hanno avviato o completato il ciclo vaccinale avendo riscontrato una reazione avversa o avendo ottenuto inizialmente un’esenzione medica. Morale: tutti rischiano di essere bollati come no vax e trattati come trasgressori».
L’appello a risparmiare “quest’umiliazione a un Paese che non la merita”
E infine l’appello: «Ora chiediamo: un impegno altrettanto chiaro affinché quest’ultima umiliazione (la multa, la cartella, il pagamento) sia risparmiata a un Paese che non la merita; e un impegno altrettanto importante a rivedere radicalmente le delibere tuttora vigenti su ospedali e obbligo di tampone, con relativo isolamento di fatto al minimo sintomo di Covid, e con il conseguente rischio di paralizzare strutture, mandare in tilt reparti e interrompere servizi medici essenziali».