Dagospia attacca Licia Ronzulli, lei querela: «Volgarità e misoginia». La replica: “Ciao core”
Scontro durissimo. Da una parte Dagospia con i suoi retroscena, dall’altra Licia Ronzulli che querela. La vicepresidente dei senatori di Forza Italia va su tutte le furie. «Dagospia», afferma, «conduce da giorni una incomprensibile campagna diffamatoria nei miei confronti, utilizzando toni volgari che scadono spesso nella misoginia. Ho dato mandato ai miei legali di procedere con la causa perché non è accettabile che la legittima critica politica scada nel gratuito attacco personale».
Dagospia contro la Renzulli, botta e risposta
Dagospia pubblica questa nota e in rosso aggiunge «Ciao core». I toni sono accesi. «All’ex operatrice sanitaria prestata a quel che resta di Berlusconi parte l’embolo». Uno degli elementi che hanno scatenato lo scontro è un articolo sulla lista dei ministri. «Le ambizioni deflagrano in un appetito cieco e forsennato. Gli “addetti ai livori” raccontano di una Licia Ronzulli scatenata. Vuole a tutti i costi un ministero con portafoglio. No al contentino da capogruppo o ministero di rappresentanza (Pari opportunità o Politiche giovanili): pretende una poltrona pesante».
«Pressing su Berlusconi» e l’attacco a Tajani
«Il suo pressing su Berlusconi, in modalità Sor Tentenna, è diventato più intenso», continua Dagospia parlando della Ronzulli. «Non intende restare fuori dalla Corrida. Il suo movimentismo però agita l’altro maresciallo del Cav, Antonio Tajani, che in ambizione non è secondo a nessuno. L’ex monarchico sogna per sé gli Esteri. Si vede già a zompettare su e giù per il globo, circondato da feluche adoranti. Ma a quante poltrone pesanti può ambire Forza Italia? Se a spuntarla sarà Licia Ronzulli, Tajani rischia di prenderla in saccoccia».
Dagospia e Ronzulli, scontro destinato a continuare
Poi Dagospia fa ik solito gossip politico sulla Ronzulli e sui suoi rapporti con la leader di FdI. Un “sentito dire” che poggia soltanto sui pettegolezzi di Montecitorio e sugli articoli apparsi su quotidiani anti-destra. Con la battuta finale: « Come poteva una milanese di stanza ad Arcore, che bazzica i salotti chic e con un passato al Parlamento europeo, entrare in sintonia con una romana “coatta” della Garbatella, poco abituata a smancerie ipocrite?». Parte la querela della Ronzulli e lo scontro è destinato a continuare senza esclusione di colpi.