Dal “ti vogliamo bene” dei cronisti a Crosetto al tacco oro della Santanchè: le curiosità del giuramento
Ministri emozionati, amici e parenti commossi. E sullo sfondo dell’appuntamento politico tanti sorrisi e tanto glamour, immortalati da fotografi e cameramen che hanno regalato a lettori e spettatori note di colore di una giornata storica, indimenticabile… Una mattinata che, tra devozione e impegno istituzionale, ha dispensato anche momenti privati e piccole annotazioni personali dei protagonisti del governo appena insediato. E allora ecco, in pillole, tutte le curiosità del giuramento.
Giuramento: tutte le curiosità
Con l’irrinunciabile tacco a spillo (uno stiletto oro altissimo), sfoggiato a corredo di un elegante suit – ovvero il tailleur giacca pantaloni, divenuto quasi una elegante divisa d’ordinanza anche nei red carpet – Daniela Santanchè ha solennizzato le danze cerimoniali, accompagnata dal principe Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena. È lei la prima a uscire a piedi dal portone principale del Quirinale al termine del giuramento. Catalizzando anche il finale dell’evento salutando la selva di cronisti e tv, senza neppure rilasciare commenti o dichiarazioni.
Le donne del governo Meloni: la premier e la Bernini in suit
Già, perché le donne del governo che ha appena giurato, a partire dalla premier Giorgia Meloni, hanno scelto il classico tailleur scuro per l’appuntamento istituzionale. Come pure la neo ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha indossato una camicia bianca, nuovo “must” delle politiche di mezza Europa (Sanna Marin docet…).
Daniela Santanché su tacco oro
O come Marina Elvira Calderone, ministra del Lavoro e Politiche Sociali, che per l’occasione ha scelto un sotto-giacca in seta dello stesso colore di giacca e pantaloni, illuminato da un girocollo oro. Look autorevoli nell’eleganza, e al tempo stesso “rassicuranti” negli abbinamenti dell’outfit, quelli delle donne dell’esecutivo Meloni, a cui si è allineata anche Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, che si è a sua volta presentata in completo scuro. Con tanto di spilla nel reverse della giacca e borsa a tracolla.
I figli e i partners del governo
I vari ministri del neo governo Meloni arrivano alla spicciolata. Sorridenti. Emozionati. E accompagnati da figli, mogli o mariti e fidanzate (vedi Matteo Salvini con i figli Mirta e Federico. E mano nella mano con Francesca Verdini). Il leader del Carroccio, vicepremier e neo-ministro alle Infrastrutture, avanza con incedere sicuro e passo spedito, fermandosi solo per mostrare dalla terrazza del Quirinale il cupolone di San Pietro alla sua bambina. E come lui, ma prima di lui, il compagno di Giorgia Meloni, Andrea Giambruno, che ha varcato il mitico portone quirinalesco, mano nella mano con la loro figlia Ginevra. Con loro gli uomini dello staff della presidente di Fratelli d’Italia.
Le curiosità del giuramento: Crosetto il più acclamato tra i ministri
Premier e famiglia a parte. E passerella delle ministre da copertina, è Guido Crosetto, neo ministro della Difesa, il più acclamato dai cameramen e il più gettonato dai fotoreporter. «Guido ti vogliamo bene!», gridano alcuni di loro. E lui si avvicina per ricambiare: «Anche io vi voglio bene». Poi si fa serio e confida: «Sento sulle mie spalle una grande responsabilità, chi va al governo rappresenta l’intera Nazione. 60 milioni di persone. Non sono una parte…». Una parentesi dai toni confidenziali, quella donata da Crosetto ai cronisti. E seguita a stretto giro dalla conversazione del Guardasigilli Carlo Nordio, che si ferma a parlare con loro più a lungo di tutti, rispondendo a tutte le domande.
Nordio, il più colloquiale. Locatelli, l’unica delle donne in bianco
Tutto il contrario del neo responsabile della Farnesina, Antonio Tajani, che appare soddisfatto, ma non rilascia dichiarazioni, e abbraccia i suoi fedelissimi: i parlamentari Mauro D’Attis, Raffaele Nevi e Francesco Battistoni, che lo attendono vicino l’auto blu. La responsabile alla Disabilità, la leghista Alessandra Locatelli, è l’unica delle donne di governo a presentarsi nel suo tailleur bianco: riesce a filare dritto fino a raggiungere la macchina al lato della piazza.
La responsabile alla Disabilità è l’ultima a lasciare la Piazza
Ma qualcuno si accorge di lei e inizia la corsa di cameramen e cronisti per prendere una battuta. «Sono emozionatissima, scusatemi – dice con un sorriso – ci sarà modo e tempo di rispondere a tutte le vostre domande. Ora posso dirvi che mi impegnerò al massimo, darò il massimo». È lei l’ultima a lasciare la Piazza, poco dopo le 11. Una piazza gremita come nelle migliori occasioni istituzionali e… glamour.