Erdogan e Putin verso accordo per un hub del gas in Turchia
Gas e grano sono stati gli argomenti sui quali si è incentrato l’atteso incontro ad Astana, in Kazakistan, a margine del vertice Cica, fra il presidente russo Vladimir Putin ed il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
I due leader, ha poi fatto sapere il presidente del Cremlino Dmitry Peskov, non hanno discusso del conflitto in corso ma hanno dato istruzioni per elaborare in dettaglio e molto rapidamente la possibilità di creare un hub del gas in Turchia in maniera da rendere il prezzo della materia prima indipendente dalle speculazioni che, già nell’anno precedente la guerra in Ucraina, hanno strozzato milioni di famiglie con i prezzi per metro cubo passati da meno di 20 centesimi ad un euro.
Alla proposta di Putin di creare un hub del gas in Turchia, da parte di Erdogan “c’è stata una reazione molto positiva, una reazione interessata”, ha detto Peskov.
I prezzi del gas di un hub in Turchia potrebbero essere determinati senza influenze politiche, ha detto Putin nel corso dell’incontro ad Astana con l’omologo turco al quale ha illustrato la sua proposta di creare in Turchia il più grande hub del gas in Europa.
La fornitura energetica russa alla Turchia è in linea con le richieste e potrebbe essere aumentata, ha aggiunto Putin, esprimendo apprezzamento per l’affidabilità dimostrata da Ankara.
Nel suo incontro di oggi ad Astana con la controparte turca Putin ha nuovamente accusato l’Ucraina di aver cercato di far saltare in aria il gasdotto Turkish Stream.
Il gasdotto comunque funziona bene, ha sottolineato Putin che aveva già denunciato questa presunta azione lunedì, nella sua riunione con il Consiglio di sicurezza.
Ad Astana Putin ha incontrato anche l’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani: “I rapporti tra Mosca e Doha si stanno rafforzando con successo”, ha detto il presidente russo. “Con la Russia abbiamo rapporti forti e storici”, ha replicato al-Thani.