Eugenia Roccella, chi è il ministro chiamato a sostenere la famiglia e la natalità
Bolognese, 69 anni, Eugenia Roccella è il ministro della Famiglia, della natalità e delle Pari opportunità. Un percorso di vita – personale e politico – il suo, vissuto tra rielaborazioni e nuove acquisizioni, sempre sul fronte dei diritti civili e nel segno dei valori fondanti della società civile. Realtà etiche e sociali che oggi il neo ministro è chiamata a sostenere in termini valoriali. E a tutelare con politiche di sistema in veste di titolare del dicastero dedicato, che Giorgia Meloni ha ribattezzato accorpando temi particolarmente sensibili in tema di diritti.
Eugenia Roccella, chi è il ministro della Famiglia, della natalità e delle pari opportunità
Figlia della pittrice e femminista Wanda Raheli, e di uno dei fondatori del Partito Radicale, Franco Roccella, la neo-ministra nel corso del tempo ha rivisitato e rielaborato la sua visione etica e societaria della vita e famiglia. Allontanandosi già negli anni ’80 dal partito di Marco Pannella considerato – a suo dire – responsabile «di portare avanti battaglie che stanno conducendo verso la distruzione dell’individuo».
La levata di scudi della sinistra
Scontata, a dir poco, la levata di scudi della sinistra e delle sue Cassandre dem. Sollecite nell’unirsi al coro allarmistico, pronto a intonare note di dissenso polemico che paventano un moto di regressione sul piano dei diritti e delle libertà delle persone. Una sinistra platealmente rivendicazionista, tutta elmetto e slogan. Una sinistra interventista, pronta alla trincea e a dichiararsi sul piede di guerra.
Il percorso politico e istituzionale di Eugenia Roccella
Giornalista – editorialista di Avvenire e collaboratrice de Il Foglio e Il Giornale –. Politica, già sottosegretario al ministero della Salute nel Governo Berlusconi IV, Eugenia Roccella è stata eletta nelle liste di Fratelli d’Italia. Un curriculum ricco di esperienze e di incarichi istituzionali, il suo, che annovera tra i tanti ruoli e impegni affrontati, anche quello di portavoce insieme con Savino Pezzotta del Family Day (nel 2007). L’anno dopo, alle elezioni politiche del 2008, la Roccella viene eletta alla Camera nelle liste del Popolo della Libertà.
Il valore e la centralità dell’«intangibilità della vita»
Nel maggio dello stesso anno diventa sottosegretario al ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. Quindi, in seguito alla ricostituzione del ministero della Salute quale autonomo dicastero, il 5 febbraio 2010 diventa sottosegretario alla Salute. Oggi torna al governo con il ruolo di ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità. Decisa a difendere e a ribadire valore e centralità dell’«intangibilità della vita».
Gli auguri di “buon lavoro” di Isabella Rauti al ministro Roccella
E a sostenere politiche attive in favore delle famiglie e della demografia. Realtà depauperate e trascurate in anni di battaglie spese su fronti giuridici e sociali indirizzati a minarne le fondamenta. A lei, tra i tanti, gli auguri di buon lavoro dedicatele in queste ore dalla senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, responsabile del Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili. La quale, sulla nomina della Roccella ha dichiarato: «Giorgia Meloni con questa scelta ha confermato la centralità per FdI e il nuovo esecutivo del sostegno alla famiglia. Alla natalità. E alla tutela delle Pari opportunità».
Per un sostegno alla famiglia e alla natalità crollata al suo minimo storico
E ancora. «Da anni denunciamo l’assenza di politiche di sistema per le famiglie e la demografia. E questo mentre i nuclei familiari si sono impoveriti e il tasso di natalità è crollato al suo minimo storico. Le politiche per le famiglie e la battaglia contro il declino demografico sono per noi centrali. Così come da tempo portiamo avanti una battaglia, anche culturale, sul piano delle Pari opportunità. Sono certa che Eugenia Roccella, di cui da tempo conosco ed apprezzo le competenze, saprà lavorare per mettere in atto politiche capaci di sostenere le famiglie in questa difficile congiuntura. Ed allargare il perimetro delle tutele delle pari opportunità».