Firenze, un nordafricano tenta di violentare una 17enne: salvata da un coetaneo

8 Ott 2022 14:56 - di Redazione
Firenze

Tentata violenza sessuale a una ragazza di 17 anni mentre stava andando a scuola, in una strada alla periferia di Firenze. Come racconta il Giornale, l’aggressore, un nordafricano ubriaco, l’ha sorpresa di spalle per poi spingerla a terra. Si è salvata grazie all’intervento di un coetaneo e dei carabinieri. È accaduto lo scorso martedì mattina. «Sicuramente – ha detto la mamma della 17enne al quotidiano La Nazione –avrà bisogno di una specialista, per i meccanismi psicologici propri di questi episodi. Vedo ad esempio che ha difficoltà a dormire, si sveglia ogni quarto d’ora. Vive come in una bolla, come se questa brutta cosa fosse accaduta all’altra persona…».

Firenze, il caso raccontato dal consigliere FdI

La vicenda è stata raccontata anche da Matteo Chelli, consigliere FdI del Quartiere 5 di Firenze. «Sono sconvolto, affranto – racconta Chelli sul suo profilo Facebook –. Ho ricevuto una telefonata che non avrei mai voluto ricevere da parte di una mamma, un’amica. In lacrime mi ha raccontato che sua figlia, la scorsa mattina, è stata aggredita sotto il portone di casa in zona Ponte di Mezzo mentre stava recandosi a scuola. L’autore del fatto ha pensato bene di gettarla a terra e salirle addosso con il chiaro intento di violentarla. È stata la forza di questa ragazzina (appena diciassettenne) che l’ha portata a gridare con tutto il fiato che aveva in gola per cercare di attirare l’attenzione».

L’aiuto di un compagno di classe

E poi ancora. «E così è stato: un compagno di classe che abita poco distante, sentendo le urla lancinanti, ha avuto la prontezza, la freddezza e il coraggio di correre giù dalle scale e contemporaneamente avvisare i carabinieri, riuscendo a far desistere il soggetto in questione. Tutto – prosegue il consigliere – è stato denunciato alle autorità competenti che mi auguro riescano quanto prima ad assicurare alla giustizia il responsabile, purtroppo fuggito. Una storia tragica, solo per poco non trasformatasi in un dramma ancora peggiore, ma che comunque avrà delle inevitabili ripercussioni nelle vite di chi ne è rimasto vittima».

«Questa violenza vergognosa non sia dimenticata»

Questa povera ragazza – racconta ancora – era appena uscita di casa e stava andando a scuola come ogni santa mattina. Tutto è accaduto alla luce del sole, sotto le finestre delle abitazioni (e sia chiaro poco sarebbe cambiato se fosse accaduto in qualsiasi altro momento e luogo). Mi spaventa che qualcuno possa sentirsi a tal punto impunito. Ho deciso, in accordo con la famiglia, di raccontare questa storia perché non venga dimenticata. Perché questa violenza ingiustificata, incommentabile, vergognosa e vituperevole non passi inosservata. Perché le istituzioni non si voltino dall’altra parte e diano risposte concrete, forti».

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