Fornero nell’imbarazzo totale. Travolta dallo sfogo dell’imprenditore, abbozza (video)
L’espressione imbarazzata di Elsa Fornero vale il programma. Siamo a “L’aria che tira“, nel salotto di La7 di Myrta Merlino ha dato voce al titolare di un officina, a dir poco ombufalito per la situazione in cui si ritrova l’Italia. Dai costi energetici alle bollette, all’impossibilità di farvi fronte, allo spettro della chiusura della sua attività. La colpa, a suo dire, è della classe politica in generale, ma on si può non cogliere nelle parole del piccolo imprenditore, uno strale contro i “tecnici”. Quando afferma che i politici non hanno agito abbastanza tempestivamente per contrastare il caro bollette e l’impennata del costo delle materie prime, dice tutto. Le avvisaglie c’erano prima di febbraio, data dell’invasione russa in Ucraina.
L’imprenditore furibondo, La Fornero imbarazzo totale
La non vigilanza su quanto stava per accadere imbestialisce l’imprenditore Tony Costalunga: “Ci sono sempre state e ci saranno sempre speculazioni sulle materie prime – ha esordito -. Va da sé che noi come terzisti, nel momento in cui i materiali crescono, siamo costretti ad aumentare di conseguenza pur avendo il materiale in casa. Quando ho dato via tutta la roba che avevo a prezzo basso, la vado a ricomprare a prezzo alto e la rivendo a prezzo basso”. “Queste cose sono da capire – ha aggiunto l’imprenditore- non ci vuole uno scienziato”. Esclama mentre appare in video l’espressione corrucciata della Fornero.
“Non ci vuole uno scienziato”. Tecnici sotto accusa
L’ex ministra del lavoro è anche lei incollegamento ad ascoltare lo sfogo contro “i geni” della politica che non hanno saputo prevedere e contrastare i disagi delle persone. Sia nel 2011, anno del governo Monti, ma anche nel 2021 con l’avvento dei Migliori. “Queste cose sono da capire – ha aggiunto l’imprenditore- non ci vuole uno scienziato, bisogna toccarle con mano, noi siamo in contatto con i costi e i conti siamo capaci a fare. Le cose non vanno, tra poco succederà il finimondo. Nel 2016 i cogli***cci dei nostri politici hanno comprato gas dalla Russia sapendo che aveva invaso la Crimea”. La Merlino infierisce ulteriormente: “Ora paghiamo il frutto di scelte sbagliate”. E l’ex ministra del Welfare, invitata in qualità di “tecnica” ed “esperta”, ascolta, ora scuotela testa, ora annuisce. E certo non può discolparsi. Lei c’era all’epoca di una grave crisi ed è una dei protagonisti del cammino che ci ha condotto dove siamo. Soluzioni, forse, non le aveva allora e non le ha oggi. Visto che sulla Stampa, dove firma editoriali, non si occupa di politiche del lavoro, ma si occupa della Meloni, dicendosai “affranta”….Lo vada a raccontare all’imprenditorie infuriato…