Gazprom gela l’Europa: non supererà l’inverno. E la Germania ha riserve di gas per 2 mesi
Senza il gas russo “non c’è alcuna garanzia che l’Europa sia in grado di superare l’inverno”, avverte il capo di Gazprom Alexei Miller intervenendo alla quinta edizione del Russian Energy Week International Forum in corso a Mosca. E rivela che la Germania, ad esempio, ha riserve di gas per due mesi, due mesi e mezzo al massimo. “Circa 800 milioni di metri cubi di gas al giorno potrebbero non bastare all’Ue in caso di freddo anomalo”, calcola il boss di Gazprom.
Una doccia fredda, è proprio il caso di dirlo, sull’Europa che va in ordine sparso raccontando, invece, di aver fatto scorta di gas (acquistandolo dalla Russia che, infatti, ha guadagnato come non mai in questi mesi) e di poter affrontare l’inverno con tranquillità.
La narrazione rilasciata dal governo Draghi parla di scorte che oscillano, per l’Italia, fra il 95 e il 98 per cento. Ma a sentire quanto dice il capo di Gazprom le cose starebbero in maniera diversa. E non c’è da star tranquilli.
Miller spegne anche le speranze sui gasdotti di Nord Stream danneggiati: per ripararli servirà almeno un anno, stima a grandi linee Miller sottolineando che alla Russia non è ancora stata concessa la possibilità di accedere all’area per valutare l’entità dei danni. Area che si trova nella zona marittima della Svezia.
Siamo “pronti – ha detto Putin – ad aumentare le forniture all’Ue ma dipende da loro”, con la possibilità di riprendere i flussi attraverso il Nord Stream 2, gasdotto mai attivato in seguito all’invasione russa in Ucraina.
Proprio oggi Enel ha annunciato di avere perfezionato la cessione dell’intera partecipazione detenuta in PJSC Enel Russia, pari al 56,43% del capitale sociale di quest’ultima, a PJSC Lukoil e al Closed Combined Mutual Investment Fund “Gazprombank-Frezia”, per un corrispettivo totale pari a circa 137 milioni di euro.
Il perfezionamento dell’operazione – si sottolinea – fa seguito all’avveramento di tutte le condizioni sospensive previste dai due distinti accordi sottoscritti con le citate controparti, inclusa l’approvazione dell’operazione da parte del Presidente della Federazione russa.
Per effetto dell’operazione, Enel ha completato la cessione di tutti i suoi asset di generazione elettrica in Russia, che includono circa 5,6 GW di capacità convenzionale e circa 300 MW di capacità eolica in diverse fasi di sviluppo.
L’operazione è in linea con l’obiettivo strategico del Gruppo di concentrare le proprie attività principalmente nei Paesi in cui una posizione integrata lungo la catena del valore può guidare la crescita e migliorare la creazione di valore facendo leva sulle opportunità offerte dalla transizione energetica.
L’operazione complessiva ha generato un effetto positivo sull’indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Enel per circa 610 milioni di euro e un impatto negativo sull’utile netto di Gruppo reported di circa 1,3 miliardi di euro, principalmente dovuto al rilascio della riserva di conversione cambi, per circa 1,0 miliardi di euro al 30 settembre 2022.
Questo effetto contabile non avrà, però, alcun impatto sui risultati economici ordinari.