Giuseppe Ungaretti, all’asta la lettera a Pea: «Questi francesi con i loro ah e oh…»

4 Ott 2022 13:55 - di Paolo Sturaro
giuseppe ungaretti

Vanno all’asta due cartoline postali del giovane Giuseppe Ungaretti (1888-1970) inviate da Parigi, tra il novembre e il dicembre 1912, al poeta Enrico Pea accompagnate da una lettera incompleta spedita da Alessandria d’Egitto: gli autografi saranno offerti martedì 11 ottobre da Gonnelli Casa d’Aste a Firenze con una stima di partenza di 400 euro.

Le cartoline di Giuseppe Ungaretti

Le due cartoline postali furono scritte da Rue de Carmes 5, indirizzo dell’Hotel d’Orléans, dove Ungaretti risiedeva durante il soggiorno parigino. La via, “appassito vicolo in discesa”, sarà ricordata nella poesia “In memoria”, che Ungaretti scriverà dopo il suicidio (nel 1913) dell’amico d’infanzia Moammed Sceab, con cui condivideva la stanza in quell’albergo. Nelle cartoline Ungaretti racconta le sue esperienze di studente di letteratura francese e i contatti con gli italiani incontrati nella capitale francese con cui parlava dei poeti emergenti in Italia e “non solo” di Giovanni Pascoli e Gabriele d’Annunzio.

La lettera a Enrico Pea

Nella lettera si legge: «Caro Pea, questi francesi con i loro ah e i loro oh! Oh la terra verde! Oh il cielo blu! Ah il cane che abbaia! Ah il gatto che miagola! Eccoci con questi francesi che hanno in mano la letteratura perché hanno saputo esclamare: diamine io mi sento italiano! È pure in noi questa gran forza d’aver fatto tutto, è pure negli altri quella gran debolezza d’aver approfittato di tutto. La nostra colpa è di non aver fatto i predicatori a perdifiato, di non aver imposto a tutti il nostro valore, ma d’averlo regalato, e d’aver umilmente ascoltato ogni scempiaggine altrui. Una buona volta sentiamoci scorrere per le vene l’acceso nostro sangue. Mettiamoci in piedi una buona volta, noi pigri, noi generosi”.

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