Il televirologo Pd Crisanti cerca di mettersi in mostra pontificando sul discorso della Meloni

26 Ott 2022 11:03 - di Bianca Conte
Crisanti

Il professor Crisanti, microbiologo e neo senatore per il partito di Letta. Il televirologo più divisivo di tutti, che Letta ha arruolato sfidando le polemiche, oggi più che la voce dei dem in materia di Covid, tira fuori il dente avvelenato del Pd contro Giorgia Meloni. Quel passaggio sulla gestione della pandemia del discorso del presidente del Consiglio non gli è andato giù. Al punto tale da arrivare a sostenere, in un’intervista rilasciata oggi a La Stampa, che “liberticida” non è stata la strategia anti-Covid. Bensì «le regioni del centro-destra che prima hanno negato il virus, e poi hanno remato contro le misure restrittive».

Crisanti, Meloni sul Covid? «È smemorata»

Commenta così Andrea Crisanti, ora dall’alto di uno scranno al Senato tra le file del Partito democratico, inasprisce i toni della dialettica politica, passando dal delegittimare i colleghi virologi ad attaccare a brutto muso vertici e linee del governo. E in replica alle osservazioni della Meloni sulla strategia liberticida anti Covid fin qui adottata, nell’intervista al quotidiano di Torino sbraita a più non posso sentendosi ormai legittimato non solo dal camice, ma anche dall’investitura senatoriale. Rispetto alla quale dimostra un allineamento finanche eccessivo (quanto meno nei toni). Arrivando a sentenziare: «Liberticide sono state le regioni del centrodestra che prima hanno negato il virus e poi remato contro le necessarie misure restrittive».

Il senatore Pd e il mantra delle accuse alle regioni di centrodestra

Crisanti ha recepito le parole del premier come «prive di qualsiasi supporto scientifico». Tanto da eccepire con virulenza: «Meloni dovrebbe ricordare che a fare disastri senza paragoni al mondo durante la prima ondata è stata proprio la regione Lombardia, amministrata dal centrodestra, che ha negato per parecchio tempo le pericolosità del virus». Dimenticando che all’epoca non era in discussione la portata della pandemia, ma il sistema restrittivo messo in piedi per contenerla. Così, quando il quotidiano chiede all'”esperto” in prestito alla politica se, quando «con i vaccini è arrivato anche il Green Pass, se ne poteva fare a meno, visto che anche i vaccinati trasmettono il virus», la risposta di Crisanti perde di intensità polemica e furore contestatario.

Eppure, lo stesso Crisanti sul Green pass…

«Come ho già detto altre volte – recita infatti la replica – non era lo strumento adatto a contenere la trasmissione del virus. Ma è stato una molla formidabile nello spingere le persone a vaccinarsi». «E anche in seguito, nel 2021 – prosegue Crisanti – sono state le regioni di centrodestra a sbracciarsi per chiedere misure meno restrittive». Quasi a voler ripetere stancamente una sorta di mantra. Dimenticando, decisamente, che il combinato disposto di pandemia e fallimentari restrizioni di governo ha messo in ginocchio il Paese,. Ha generato, da subito, il disastro del quale stiamo ancora faticosamente cercando di venire a capo… E che, come ha sottolineato ieri il presidente del Consiglio: «Abbiano adottato le misure più restrittive dell’Occidente. Ma abbiamo avuto il maggior numero di morti»…

 

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