Ingerenza e non solo: perché la sortita anti-Meloni della Boone è una boiata pazzesca

8 Ott 2022 10:32 - di Valerio Falerni
Boone

Esiste, se vogliamo, un aspetto ben più grave nella già grave ingerenza nelle vicende italiane da parte della ministra francese Laurence Boone. E riguarda il contesto in cui le parole della rappresentante d’Oltralpe sono cadute. Già, sottoporre il futuro governo italiano agli esami di europeismo mentre quello tedesco e quello olandese non badano a mezzi pur di boicottare qualsiasi accordo sul gas è davvero un fuor d’opera. Ma rende bene l’idea di quali siano le vere priorità per alcuni governanti.

Laurence Boone è ministro in Francia

L’Europa (più di altri) balla sul baratro di una guerra nucleare, più di altri rischia un vero choc energetico, più di altri registra un’inflazione che rosicchia il potere d’acquisto di salari e stipendi, più di altri rischia una desertificazione economico-produttiva, ma mentre tutto questo incombe ecco che la Boone s’avanza per ergersi a vigilantes dell’applicazione dei diritti in Italia. Ma dove siamo, sulla luna o sulla terra? E dire che questa è la stessa gente che poi s’interroga sul come e sul perché questa Europa non scaldi i cuori dei suoi cittadini. E come potrebbe se alla gente che non ha i soldi per le bollette chi li governa rifila una volta il discorso sull’aborto, un altro il pistolotto sulla parità uomo-donna, un altro ancora la promessa a parificare unioni gay e matrimonio?

Il sovranismo impunito di tedeschi e olandesi

È evidente che viviamo in una Ue alla rovescia. Stesse su dal verso giusto, la ministra Boone avrebbe chiesto conto del loro sovranismo a tedeschi e a olandesi. Ai primi avrebbe rimproverato di voler far da sé di fronte a una crisi – quella energetica – che azzoppa tutti e ai secondi di privilegiare la speculazione sul prezzo del gas alla solidarietà tra europei. Accade invece che attacchi Giorgia Meloni che ancora non governa. C’è qualche dubbio sul fatto che  viviamo in un mondo ribaltato? Il vero problema è questo. E sì, perché se all’ingerenza straniera il più delle volte si rimedia, la stupidità è irrimediabile. Ed è proprio il suo lo spettro che oggi s’aggira per l’Europa.

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