La famiglia Borsellino: «Giorgia Meloni può, a buon diritto, ricordare il giudice»

26 Ott 2022 12:27 - di Silvio Leoni
saviano

La famiglia di Paolo Borsellino ritiene legittimo che Giorgia Meloni abbia citato, nel suo discorso in Parlamento come nuovo presidente del Consiglio, il magistrato assassinato dalla mafia.

“Ho visto con i miei occhi una giovanissima Giorgia Meloni partecipare più volte alla fiaccolata in onore di Paolo Borsellino – ricorda all’Adnkronos Fabio Trizzino, avvocato della famiglia Borsellino, ma anche marito di Lucia Borsellino, la figlia maggiore del magistrato, parlando a nome della famiglia del giudice ucciso nella strage di via D’Amelio. – A buon diritto può dunque ricordare la figura di Paolo Borsellino, il cui migliore amico, il professore Giuseppe Tricoli, è stato un grande esponente politico siciliano dell’allora Msi”.

Ieri, durante le dichiarazioni programmatiche, Giorgia Meloni aveva detto che “la legalità sarà la stella polare dell’azione di governo”.

E aveva ripercorso così i suoi esordi in politica: “Ho iniziato a fare politica a 15 anni, il giorno dopo la strage di Via D’Amelio, nella quale la mafia uccise il giudice Paolo Borsellino, spinta dall’idea che non si potesse rimanere a guardare, che la rabbia e l’indignazione andassero tradotte in impegno civico”.

“Il percorso che mi ha portato oggi a essere Presidente del Consiglio – aveva detto ieri Giorgia Meloni – nasce dall’esempio di quell’eroe“. E la premier aveva anche aggiunto in maniera spontanea un particolare emotivamente molto forte: “Dopo aver accettato il mandato, arrivando a Montecitorio per incontrare il presidente Lorenzo Fontana mi sono imbattuta, alla fine dello scalone, nella foto di Borsellino, ed è stato come se si chiudesse un cerchio”.

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