La Milano di Sala “zona rossa”, è la città più pericolosa d’Italia: violenze sessuali e rapine
La Milano di Sala resta la città più “pericolosa” d’Italia. Un primato negativo che evidenzia quanto la delinquenza stia spadroneggiando. Non è soltanto la Stazione Centrale il territorio delle violenze. I rischi si sono allargati a macchia d’olio. Lo certifica l’Indice della criminalità 2022 del “Sole 24 Ore”- Basta dare un’occhiata alle cronache cittadine per aver chiara la situazione. Proprio di recente,tra gli altri episodi, un 19enne è stato rapinato in strada, in viale Zara. Gli agenti di polizia hanno notato un gruppo di cinque persone che stavano molestando un loro coetaneo. Alla vista della volante, il gruppetto si è disperso.
Milano, Sala tace e i reati imperversano
Gli agenti hanno però raggiunto e bloccato uno di loro. Si tratta di un egiziano di 19 anni. Aveva con sé la giacca della vittima, un connazionale quasi 20enne. Nella giacca, però, a detta della vittima, avrebbero dovuto esserci una banconota da 50 euro e un Iphone 8, che però mancavano. Probabilmente avevano tutto i complici in fuga. La vittima ha poi riferito di esser stato avvicinato, strattonato e colpito con una bottiglia di vetro.
Nella città metropolitana le associazioni per delinquere
Ma veniamo alla “classifica”. Tra le 107 province in testa, come detto, si conferma Milano. È il territorio con più furti rilevati ogni 100mila abitanti, in particolare nei negozi e nelle auto in sosta. La città metropolitana è settima per denunce di violenze sessuali; seconda per rapine in pubblica via. È terza per associazioni per delinquere.
A influenzare il trend delle denunce sono i flussi turistici anche nella seconda provincia classificata, Rimini, Anche qui, sono i furti la tipologia di reato più denunciata, come a Milano. Seguono per densità di crimini le altre grandi città. Tra le prime dieci classificate si incontrano anche Torino (3ª), Bologna (4ª), Roma (5ª), Firenze (7ª) e Napoli (10ª).
Segnali di allarme a Piacenza e a Isernia
Mentre quasi tutte le province segnano un calo generalizzato dei reati denunciati rispetto al periodo pre-Covid, sono una decina quelle da cui emergono segnali di allarme. Piacenza e Isernia, per esempio, nel 2021 hanno registrato entrambe un incremento della criminalità rispetto al 2019. A Piacenza e provincia i reati denunciati sono saliti dell’11,7%, poco sotto le 10mila denunce. Tra i primati negativi della provincia emiliana spiccano quello per le rapine in casa e quello per gli omicidi stradali (2ª). Ma il territorio risulta essere tra i peggiori d’Italia anche per le violenze sessuali e le violenze sessuali su minori di 14 anni (11ª).
Oltre alla Milano di Sala, a forte rischio anche la Roma di Gualtieri
La geografia dei reati 2021 conferma, poi, una serie di scenari ormai consolidati: Milano capitale dei furti in generale davanti a Rimini e Roma. Barletta in cima alla classifica di quelli d’auto Napoli. prima per furti con strappo e di motocicli, ma anche di contrabbando. E, ancora: Gorizia in cima alla classifica delle truffe e delle frodi informatiche. Vibo Valentia prima per minacce.