La Russa a Porta a Porta: «Se c’è qualcuno che ce la può fare in Italia è Giorgia Meloni»
“Non avrei mai aspirato a tanto. Ma l’elezione alla presidenza del Senato è un’enorme soddisfazione perché rappresenta il superamento di un antico pregiudizio nei confronti della destra. Ed essendo avvenuta anche con i voti dell’opposizione assume un significato ancora più importante”. Ospite di Porta a Porta Ignazio La Russa torna volentieri sul significato anche simbolico della sua elezione alla seconda carica dello Stato. Che mette la parola fine alla presunta impresentabilità della destra. Al termine di una giornata densa di incontri, nella quale si registrano passi in avanti per la formazione della squadra di governo, La Russa è ottimista sull’avvio di una nuova stagione. “Se c’è qualcuno che ce la può fare in Italia è lei. Io non so se ce la faremo, sarei presuntuoso, ma se c’è qualcuno che ce la può fare è Giorgia”.
La Russa a Porta a Porta: “Se c’è qualcuno che ce la può fare è Giorgia Meloni”
Parlando della leader di Fratelli d’Italia non si sottrae a qualche ricordo personale. Raccontando di averla conosciuta quando muoveva i primi passi in politica. “Era una giovanissima e capacissima attivista”, dice La Russa che la considera una sorella minore. “Non è solo stima politica”, chiarisce, “c’è affetto sincero”. Inevitabile la domanda sulla casella del ministero della Giustizia. Ancora in bilico tra Carlo Nordio e Elisabetta Casellati. I lavori sarebbero ancora in corso, fa capire La Russa negando l’esistenza di un braccio di ferro tra FdI e Forza Italia. “Abbiamo fatto le liste, e non è che la candidatura di Nordio fosse già decisa”, spiega il presidente del Senato confermando che il nome del magistrato è molto gradito a Fratelli d’Italia. “Giorgia Meloni ha insistito molto. Non mi risulta che abbiano trovato già una decisione definitiva, anzi. E non mi risulta che la Casellati, ottima presidente del Senato, abbia detto ‘o Giustizia o niente’. Per cui ritengo che le cose si possano sistemare”. Nel pomeriggio, all’ingresso di Montecitorio dove è andato per salutare il neopresidente, La Russa, come attore ‘terzo’, aveva detto ai cronisti di non occuparsi di ‘queste cose’ (le trattative in corso).