La Ue ci propone gli insetti? Lasciamoli mangiare a tedeschi e danesi, noi abbiamo la dieta mediterranea
3 Ott 2022 11:04 - di Lorenzo Peluso
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Il Comitato Rivoluzionario Spaesati? Confusi? Preoccupati anche. Possiamo definire in questo modo il nostro stato d’animo nel costatare che oramai il salto definitivo è compiuto; insomma a tavola dalla Dieta Mediterranea siamo passati alla “Dieta degli insetti”. E non scandalizzatevi per questo, perché era da tempo che la questione si era posta come preoccupante ma nell’indifferenza generale. Insomma dai piatti a base di insetti all’etichetta Nutriscore che boccia l’olio d’oliva, dal vino dealcolato ai kit con le polveri per fare vino e formaggi fino alla carne e al pesce in provetta; non conoscono più freni le follie globali nel piatto. In tutto questo, diciamolo pure, l’Europa sta dando il peggio di se. Li vogliamo definire orrori a tavola? Noi che abbiamo dato i natali a quella che da tutti, fino all’altro ieri era definita la dieta per eccellenza che nel rispetto delle risorse sostenibili era il meglio per l’alimentazione degli esseri umani. Pomodorini, fagiolini, zucchine, rigorosamente olio extravergine d’oliva delle colline cilentane e la dop salernitana. Ma anche ceci, fagioli, peperoni. Il pane e la pasta, si anche quelli. Il pesce azzurro. Ora gli insetti e la carne in provetta che rischiano di stravolgere per sempre lo stile alimentare della Dieta Mediterranea e il sistema produttivo italiano basato sulla qualità e su tradizioni millenarie.
Certo i danesi, i tedeschi, gli olandesi, ma anche gli svedesi ed i belgi e potremmo continuare così, che ne sanno di Dieta Mediterranea Nulla. Dunque è chiaro che mentre è stato già avviato l’iter per la carne in provetta, la Ue ha già autorizzato la vendita, come cibo da portare in tavola, di grilli domestici (Acheta domesticus) come nuovo alimento. L’insetto potrà essere prodotto e venduto sul mercato europeo intero, congelato, essiccato o in polvere e destinato alla commercializzazione come snack o ingrediente alimentare. Si tratta del terzo via libera nell’Unione all’utilizzo alimentare umano di un insetto ai sensi del regolamento (Ue) 2015/2283 sui Novel Food, dopo quelle per la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e per la Locusta migratoria.
Confesso che non mi sento benissimo; insomma mi manca l’aria ecco. Mi sforzo di comprendere le difficoltà del genere umano ad immaginare prospettive di sopravvivenza su questo pianeta, per i secoli che verranno, considerando tutti i mali che facciamo a Madre Terra, ogni giorno. Giuro lo capisco. Quel che non capisco è perché spingerci su questa nuova frontiera senza considerare che l’essenza della Dieta Mediterranea si basa soprattutto sulla sostenibilità ? Non riesco a farci pensiero, ecco lo confesso, che da qui a breve nei nostri piatti, può arrivare sotto varie forme di tutto. Dico tutto. Dalla vodka allo scorpione ai vermi all’italiana, dagli scarabei ai grilli alla thai, dallo scorpione dorato agli insetti alla paprika, al sale marino, al curry, dai vermi delle palme al verme gigante, dal millepiedi alla pasta ai grilli, dal misto insetti ai grilli in salsa barbecue. Non riesco, davvero.
Il vino poi. Non toccateci il vino. Quell’orrenda mistura ottenuta da polverine miracolose contenute in wine kit che promettono di ottenere in pochi giorni le etichette più prestigiose come Chianti, Valpolicella, Primitivo, Barolo, Lambrusco o Montepulciano. No questo è troppo. Non toccateci i nostri vini, quelli che nascono solo dalle uve, dall’attento lavoro dei viticoltori e dall’invecchiamento, anche di anni, in cantina. Ma insomma, la rucola? La pasta e patate? La lagane e ceci? I cavatelli e la pasta fatta in casa? Le verdure e le primizie, lo straordinario olio verde, intenso e inebriante delle olive ? L’origano. La mozzarella, la burrata. I pomodori ! Basta. Ho deciso. Da oggi mettiamo su il Comitato Rivoluzionario a difesa della Dieta Mediterranea.
Confesso che non mi sento benissimo; insomma mi manca l’aria ecco. Mi sforzo di comprendere le difficoltà del genere umano ad immaginare prospettive di sopravvivenza su questo pianeta, per i secoli che verranno, considerando tutti i mali che facciamo a Madre Terra, ogni giorno. Giuro lo capisco. Quel che non capisco è perché spingerci su questa nuova frontiera senza considerare che l’essenza della Dieta Mediterranea si basa soprattutto sulla sostenibilità ? Non riesco a farci pensiero, ecco lo confesso, che da qui a breve nei nostri piatti, può arrivare sotto varie forme di tutto. Dico tutto. Dalla vodka allo scorpione ai vermi all’italiana, dagli scarabei ai grilli alla thai, dallo scorpione dorato agli insetti alla paprika, al sale marino, al curry, dai vermi delle palme al verme gigante, dal millepiedi alla pasta ai grilli, dal misto insetti ai grilli in salsa barbecue. Non riesco, davvero.
Il vino poi. Non toccateci il vino. Quell’orrenda mistura ottenuta da polverine miracolose contenute in wine kit che promettono di ottenere in pochi giorni le etichette più prestigiose come Chianti, Valpolicella, Primitivo, Barolo, Lambrusco o Montepulciano. No questo è troppo. Non toccateci i nostri vini, quelli che nascono solo dalle uve, dall’attento lavoro dei viticoltori e dall’invecchiamento, anche di anni, in cantina. Ma insomma, la rucola? La pasta e patate? La lagane e ceci? I cavatelli e la pasta fatta in casa? Le verdure e le primizie, lo straordinario olio verde, intenso e inebriante delle olive ? L’origano. La mozzarella, la burrata. I pomodori ! Basta. Ho deciso. Da oggi mettiamo su il Comitato Rivoluzionario a difesa della Dieta Mediterranea.
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