La vittoria del centrodestra diventi una vittoria culturale e filosofica
La vittoria del Centrodestra, della quale mi felicito estremamente, deve trasformarsi, essere, una vittoria culturale, filosofica, addirittura, e neessariamente. Si tratta di ripensare l’Occidente in tutte le sue categorie: continente, nazioni, sovranità, valore dell’individuo, libertà, democrazia; automazione intelligente artificialmente; mezzi di comunicazione, nanotecnologie, natura da laboratorio, alimentazione degenerata,rapporti internazionali con gli Stati Uniti, la Russia, la Cina. Inoltre: spazio come ulteriore dimensione, fusione nucleare, adeguamento dei sistemi produttivi alla iperproduttività senza bisogno di lavoro umano, tema decisivo. Troppo fuoco e troppa carne! Inevitabile.
Il centrodestra eredita devastazioni
Questa la situazione. Il Centrodestra eredita devastazioni. Non vi è campo nel quale non sussista corrompimento. Non è il corrompimento il male, piuttosto il volerlo o il non considerarlo male. E’ indispensabile distinguere democrazia e libertà, quantità e qualità, individuo e società, natura e neomateria,sovranità e sovranismo, nazioni e continenti. Sopra ogni altro, cultura umanistica e cultura tecnicoscientifica (la scientifica pura, cognitiva, rientra nella cultura umanistica). Tutto, proprio tutto dipende dalla determinazione e nel comprendere che significa dire cultura umanistica.
Rendere di nuovo la società civiltà: sfida per il centrodestra
Consiste nell’uomo che vale in sé, ricco in sé, colmo in sé, risonante in sé, capace di giudicare da sé. Capace di resistere alle opinioni correnti indotte, maggioritarie date per vere o giuste in quanto maggioritarie. Inoltre e soprattutto, saper differenziare qualità da quantità. Decisivo, innalzare il livello qualitativo della società. Questo rende una società civiltà. La qualità è anche tecnologica, anche scientifica, anche, soprattutto etica, estetica. L’uomo deve riapprendere il dovere “sentito” di elevarsi, stimarsi elevandosi, e non vi è mezzo migliore per elevarsi che rendere alta la meta, difficile.
La scuola
La scuola deve essere formativa di questo spirito di autoconquista. Che molti non reggano non faccia sminuire il vantaggio di chi riesce a sollevarsi. Una meta ardua vale comunque. |Questo è umanesimo, mettere a prova l’uomo nello spirito della qualità sua propria, interiorizzata, non per la potenza dello strumento tecnico. Il trasferimento dalla potenza interiore allo strumento è disumanozzante, è l’intelligenza artificiale al robot sostitutiva dell’uomo. Ma l’ha fatta l’uomo!Vero. Ma se sostituisce l’uomo è un cattivo affare. L’abbinamento tecnica-scienza potrebbe annichilire la consistenza umana in tutto. Non valgo io ma la tecnica che mi facilita l’esistenza. Ma tu in quanto “Io”, chi sei? Se il valore non è più interno all’uomo ma nel suo prodotto tecnico sostitutivo l’uomo è finito. C’è di mezzo l’uomo ben oltre le alleanza politiche.