Lo spot di Fico a Lampedusa: “I flussi migratori non sono un problema, fanno parte della nostra vita”
Sbarchi a raffica? Corto circuito sociale? Immigrazione incontrollata? Tutte invenzione della destra ‘cattiva’, intollerante e xenofoba. Il problema non esiste. È il pensiero di Roberto Fico, vicepresidente della Camera uscente e fuori dal Parlamento in ossequio all’ordine grillino sul doppio mandato.
Fico a Lampedusa: i flussi migratori non esistono
L’esponente 5Stelle, che sarà riciclato come consulente ben retribuito del movimento, partecipa alla marcia in ricordo della strage di 9 anni fa in cui morirono 368 migranti. E trasforma la visita a Lampedusa in una passerella a suon di spot. La porta d’Europa è un palcoscenico perfetto per difendere a gran voce le ‘risorse’ di boldriniana memoria e strumentalizzare le morti in mare intonando la stanca litanìa contro la Bossi-Fini.
Il ricordo dei morti in mare e lo spot dell’accoglienza
“Oggi ricordiamo qui chi è morto in mare. E ricordiamo quanto la comunità di Lampedusa sia una comunità accogliente e importante per il nostro Paese”, dice il compagno Fico che, da terza carica dello Stato, ebbe l’ardire di dedicare la Festa della Repubblica e la parata del 2 giugno all’inclusione, a rom e immigrati. Dimenticandosi delle forze armate e tenendo le mani in tasca durante l’inno di Mameli dopo aver esibito il pugno chiuso.
Deve vincere l’Europa comunità contro Orban
“L’Europa deve fare di più sul fronte dei flussi migratori, bisogna superare il concetto di Paese di primo approdo”, continua il comizio. “E far sì che ci sia una regolamentazione dei flussi da parte di tutta Europa con corridoi umanitari. Con il superamento definitivo della legge Bossi-Fini”. Poi la chicca finale, immancabile. “Deve vincere un’Europa comunità, non un’Europa sul modello Orban, altrimenti i problemi aumentano”.
L’immigrazione è una grande opportunità
Fedele alla narrazione progressista, grillino doc, tira in ballo il presidente ungherese, ‘amico’ di Giorgia Meloni. La morale è un distillato di ideologia. “I flussi migratori non sono una emergenza, fanno parte della nostra vita e della società in maniera strutturale. Esistevano prima, esistono adesso ed esisteranno dopo. Dunque vanno gestiti perché sono anche una grande opportunità”.