Meloni: “Gli attacchi scomposti della sinistra sono un vero e proprio insulto agli elettori”
«Gli attacchi scomposti della sinistra negli ultimi giorni rappresentano un vero e proprio insulto ai cittadini che hanno scelto da chi essere rappresentati». Così la leader di FdI, Giorgia Meloni, in un post su Facebook alle frasi deliranti arrivate dalla sinistra. «Capisco – aggiunge – che per questi esponenti possa sembrare quantomeno anomalo vedere dei partiti che hanno la possibilità di governare con l’appoggio degli italiani, (non ci sono abituati) ma che piaccia loro o meno, questa è la democrazia». Capisco — infine — «che per questi esponenti» della sinistra «possa sembrare quantomeno anomalo vedere dei partiti che hanno la possibilità di governare con l’appoggio degli italiani, (non ci sono abituati) ma che piaccia loro o meno, questa è la democrazia. Si mettano l’anima in pace: siamo qui per risollevare la nostra nazione».
Meloni replica alla sinistra dopo gli attacchi dei giorni scorsi
Il post odierno arriva dopo quello di sabato in risposta a Enrico Letta. La leader di FdI ha definito infatti “gravissime le parole pronunciate dal segretario del Partito Democratico Enrico Letta a margine del congresso dei Socialisti europei a Berlino. Affermare all’estero che l’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento italiano sia motivata da una sedicente “logica perversa” e “incendiaria” e che la scelta dei parlamentari italiani confermi “le peggiori preoccupazioni in giro per l’Europa” è scandaloso e rappresenta un danno per l’Italia, le sue più alte istituzioni e la sua credibilità internazionale. Letta – aveva concluso Meloni – si scusi immediatamente.
E tra gli attacchi scomposti del giorno va annoverato quello di Andrea Orlando, ex ministro Pd. “Le scelte fatte in questi giorni da Meloni vanno legate alla presenza di Meloni al decennale di Vox in quella compagnia di giro con l’estrema destra europea e mondiale. Nel suo messaggio molto compito, Meloni ha detto che il modello è la Polonia. Che vuol dire questo? Le teste di Mussolini a casa di La Russa rischiano di coprire l’attualità”. Così il ministro del Lavoro a In Mezz’ora in Più. Un altro delirio contro la maggioranza, pagato dagli abbonati Rai.