Meloni: “Governo di tecnici? Leggo notizie surreali”. L’esecutivo potrebbe giurare prima del Consiglio Ue
Sarà un governo di tecnici? “Ragazzi, io leggo cose abbastanza surreali sulla stampa, che poi dovrei anche commentare. Consiglio prudenza”. Così la leader di Fdi, Giorgia Meloni, arrivando a Montecitorio davanti ai cronisti che da giorni si esercitano sul totoministri del nuovo governo di centrodestra.
Meloni: leggo sulla stampa notizie surreali
“Temo che voi facciate confusione, è l’unica cosa che sto temendo”, dice ancora sorridendo la leader di Fratelli d’Italia. Che continua infaticabile a tessere la tela dell’esecutivo. Puntando a chiudere la partita possibilmente entro il 20 ottobre. Se così fosse la prima leader donna della storia d’Italia batterebbe il primato per velocità del governo Berlusconi nel 2008.
Il possibile giuramento entro il 20 ottobre
La tempistica non è irrilevante. Tra 18 giorni, infatti, si riunirà il Consiglio europeo. Per quella data, una volta ricevuto l’incarico dal Quirinale e se avrà la squadra pronta, la Meloni potrebbe giurare in tempo utile per portare il dossier energia personalmente a Bruxelles. E partecipare l vertice da premier accanto agli altri leader internazionali.
La speculazione sul gas è la priorità del prossimo governo
Quella del caro bollette è certamente l’emergenza più sentita che sarà oggetto dei primi giorni di navigazione del governo. “La priorità è fermare la speculazione sul gas”, ripete spesso. In questo quadro, proseguono i contatti con Mario Draghi. Un filo diretto che consente a Palazzo Chigi di tenere informato il prossimo capo del governo su tutti i dossier aperti. E allo stesso tempo un’opportunità, per Meloni, per valutare insieme all’esecutivo uscente tutte le strade possibili in vista del quarto probabile decreto Aiuti. Pensato per sostenere famiglie e imprese contro la stangata d’autunno, tra boom bollette e inflazione. Ma è tutto da costruire, a cominciare dalle coperture da trovare.
Cautela e sobrietà lontano dai riflettori
Un lavoro costante, lontano dai riflettori, che si sposa – anche nello stile – con la cautela e sobrietà mostrata dalla leader di destra dopo il trionfo elettorale di sette giorni fa. Continuano a spron battuto in riunioni, incontri e trattative. Non solo con i vertici di Fdi ma anche con gli alleati di centrodestra. Bocche cucite. Il derby tra politici doc e tecnici non appassiona la leader di FdI. Che si limita a confermare che nel prossimo esecutivo siederanno le energie e le personalità migliori.