Milano, bruciano la foto di Meloni in piazza. Gli studenti antifascisti vogliono tensione e instabilità (video)
Bruciano la foto di Giorgia Meloni in piazza del Duomo a Milano. Sono gli studenti medi antifascisti che contestano il risultato elettorale e danno, come al solito, una lezione di democrazia e tolleranza interpretate a modo loro. A fuoco anche un ritratto di Mario Draghi. La mobilitazione era partita dalla Rete Studenti Milano sotto lo slogan ‘Non è un Paese per giovani’. Tra i motivi della protesta, il no “ai fascisti al governo” e allo “sfruttamento e ai morti” nell’alternanza scuola-lavoro.
Il copione è sempre lo stesso: la mobilitazione di piazza
C’era da aspettarselo. Il copione è sempre lo stesso: gli studenti, poi i sindacati, poi i finti pacifisti con la benedizione di Giuseppe Conte. Attori diversi con uno stesso obiettivo: la probabile premier Giorgia Meloni, peraltro non ancora incaricata. La chiamata della piazza per destabilizzare il paese è una possibilità da non sottovalutare, come va ripetendo da giorni il direttore di Libero Alessandro Sallusti. Il repertorio di questa non affollata manifestazione milanese, per il resto, offre sempre gli stessi slogan e gli immancabili saltelli “Chi non salta la Meloni è”, come si vede nel video preso dal giornale Open. Una scaletta che ormai desta noia oltre che indignazione.
“Dirsi dalla parte della democrazia e, poi, protestare contro il nuovo governo perché il risultato delle elezioni non coincide con ciò che si sarebbe desiderato, non è propriamente coerente”, commenta il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato.
De Corato: stanno preparando il No Meloni Day
“Questa mattina – ha sottolineato De Corato – gli studenti sono scesi in piazza per ‘dire no al governo neofascista di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni, per dire no alle istituzioni politiche che non pensano agli studenti, e per dire no all’alternanza scuola-lavoro’. Non è la prima manifestazione contro questo nuovo governo. Oggi, addirittura, hanno bruciato in piazza le foto di Giorgia Meloni nel silenzio assordante delle istituzioni. È gravissimo che sia stato lasciato fare loro tutto questo”.
E conclude: “Questa non è altro che l’ennesima dimostrazione che per alcuni la democrazia va bene solo se le cose vanno come vogliono loro. Come dimostrano gli striscioni di oggi si stanno preparando già alla resistenza con il ‘no Meloni day’ previsto per il 18 novembre. Si mettano tutti l’anima in pace: il nuovo governo è stato eletto democraticamente dagli italiani”.