Morte di Luana, i datori di lavoro ottengono il patteggiamento. La mamma: “Non so se il pm ha figli…”

27 Ott 2022 17:43 - di Eugenio Battisti

Sì al patteggiamento richiesto da due dei tre imputati per la morte di Luana D’Orazio. L’operaia 22enne rimasta uccisa il 3 maggio 2021 mentre lavorava in una ditta tessile di Montemurlo vicino Prato. Stritolata da un orditoio. Luana Coppini, titolare della ditta in cui è avvenuto l’incidente mortale, ha patteggiato 2 anni di reclusione. Mentre per il marito Daniele Faggi, titolare di fatto, un anno e mezzo. Per entrambi è scattata la sospensione condizionale della pena, e quindi non andranno in carcere.

Morte di Luana, due imputati ottengono il patteggiamento

Lo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare Francesca Scarlatti. Che ha accolto il patteggiamento su cui avevano concordato pubblica accusa e legali di due dei tre imputati. La richiesta è stata concordata con la procura. Che ha posto come condizione l’effettivo pagamento del risarcimento di circa un milione di euro. Il giudice ha invece rinviato a giudizio il terzo imputato per la morte della giovane operaia. Il manutentore Mario Cusimano. Che dovrà affrontare il processo per l’accusa di omicidio colposo e rimozione dolosa di cautele antinfortunistiche.

Non andranno in carcere. Rinviato a giudizio il manutentore

Secondo gli accertamenti effettuati dal consulente nominato dagli inquirenti, Carlo Gini, l’orditoio per la campionatura al quale lavorava Luana D’Orazio aveva i dispositivi di sicurezza disattivati. L’incidente sarebbe avvenuto mentre il macchinario viaggiava ad alta velocità. Fase pericolosa in cui le saracinesche di protezione sarebbero dovute essere abbassate.

Il dolore della mamma: non so se il pm ha figli…

“Non so se il pm ha figli…”, ha detto la mamma di Luana, Emma Marrazzo, all’uscita dall’udienza. Che si aspettava una pena più giusta per la morte della figlia che lascia una bimba di. “Sono molto delusa”. “Luana rimane un simbolo”, ha detto invece l’avvocato Alberto Rocca, che difende i due imputati. “Si tratta di una sentenza molto celere. Che si poggia su due pilastri e non è affatto scandalosa. Come pure ho sentito dire sui social, ma giusta”. L’indignazione per il patteggiamento corre sul web. Tanti i commenti sdegnati.

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